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Maggio 16, 2020

Redazione DonnaWeb

In 20 anni non l'avevano mai vista pulire casa, quando muore a 101 anni, i vicini entrano dentro e restano sbalorditi

Frances Gabe era una donna americana che morì a dicembre nel 2016, divenne famosa per una strana vicenda. I suoi vicini di Newberg (Oregon) non seppero mai se fosse un genio o una pazza. Per capire il motivo bisogna precisare che in ben 20 anni non l'avevano mai vista pulire casa: com'era possibile?

Questa era sempre stata la domanda che i suoi vicini di casa si erano posti negli ultimi anni, anche perchè da quella abitazione non proveniva alcun odore sgradevole e da fuori si poteva notare una casa splendente e ordinata.

La risposta è alquanto bizzarra e incredibile nello stesso tempo, la casa di Frances si puliva da sol, ebbene sì era autopulente, praticamente il sogno di ogni donna.

Frances Gabe aveva depositato il suo brevetto comprendente altri 68 brevetti interni, spendendo 15mila dollari. In seguito aveva cominciato a costruire i suoi marchingegni, investendo complessivamente 50mila dollari per concretizzare la sua idea. Ovviamente, oltre al denaro speso aveva dovuto impiegare tanto tempo e fatica oltre al denaro, ma il risultato è stato ottimo. Tra i brevetti depositati figurano: un armadio che lava e asciuga i piatti sporchi; una vasca da bagno e un water autopulenti; un’ingegnosa lavatrice che lava e asciuga autonomamente i vestiti sugli appendiabiti che, una volta sistemati, scorrono verso il guardaroba più vicino. 

Queste pulizie tecnologiche venivano effettuate due volte l’anno. Inoltre nella casa della signora statunitense non c’era affatto bisogno di pulire manualmente, poiché c’erano degli irrigatori sul soffitto e sui pavimenti, in grado di far risplendere l’appartamento in maniera del tutto automatizzata. Alla fine degli anni Novanta Gabe era un’inventrice conosciuta di cui parlavano riviste e giornali e che veniva invitata ai talk-show americani; compare anche nel libro Fugitives & Refugees (2003) di Chuck Palahniuk, dedicato a personaggi curiosi e strampalati dell’Oregon. Gabe, scrive il New York Times, è stata ”un’americana davvero originale, contemporaneamente una sognatrice donchisciottesca e una visionaria di successo”.

La casa di Gabe era una sorta di grande lavatrice o auto-lavaggio: una villetta di blocchi di calcestruzzo di circa 90 metri quadrati, con tutte le stanze munite di un irrigatore sul soffitto e pavimenti inclinati per il deflusso (con tutta una serie di marchingegni che proteggevano libri, ninnoli, lenzuola, tende e fotografie).  (Continua a leggere dopo le foto)

Tutti gli idranti collocati in casa si azionavano premendo semplicemente un bottone che spruzzava acqua e detersivo su mobili, finestre e pareti, praticamente come se la casa fosse all'interno di una grande lavastoviglie, l'acqua sporca usciva dai pavimenti verso un canale diretto collegato al canile dove venivano lavati in un colpo anche i cani.

Non le era sfuggito nulla! L’operazione completa durava meno di un’ora e lasciava la stanza perfettamente pulita. Per Gabe la sua invenzione aveva anche una portata sociale e avrebbe liberato le donne dalle pulizie, che all’epoca erano una faccenda quasi esclusivamente femminile: ”Potete parlare quanto volete della liberazione delle donne ma le case sono ancora progettate in modo che le donne debbano passarci metà del tempo in ginocchio o infilando la testa in un buco” disse al Baltimore Sun nel 1981. E ancora: ”Il problema è che le case sono progettate dagli uomini. Ci mettono troppo spazio e poi sei tu a dovertene occupare”.

fonte: http://video.caffeinamagazine.it

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