Quando si fa la spesa, è importante selezionare alimenti che abbiano una lunga durata, evitando così il rischio di trovare cibi deteriorati nel frigorifero. Basta dare uno sguardo al prodotto per verificare se è adatto a una conservazione prolungata o se, al contrario, è destinato a essere consumato rapidamente. Ogni articolo alimentare deve essere etichettato con una data di scadenza o, almeno, un termine minimo di conservazione. Tuttavia, tale obbligo non si applica alle verdure e ai frutti, poiché il deterioramento di questi alimenti è visibile all'acquirente.
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Scadenza e termine minimo di conservazione: le differenze da conoscere
È importante capire la differenza tra la data di scadenza e il termine minimo di conservazione, poiché non sono la stessa cosa. I prodotti che restano a lungo sugli scaffali del supermercato mostrano il termine minimo di conservazione (TMC). Questo termine indica il periodo in cui il prodotto potrebbe iniziare a deteriorarsi. Alcuni esempi di alimenti con il TMC sono le scatole di legumi e gli alimenti sottovuoto. Rispettare il termine minimo di conservazione è consigliato per alimenti come cereali e legumi secchi, poiché hanno un basso contenuto di acqua. Anche se superare di qualche giorno il termine minimo di conservazione non comporta rischi per la salute, è sempre meglio fare attenzione.
D'altra parte, la data di scadenza è molto più precisa e solitamente ravvicinata nel tempo. Gli esperti consigliano di non consumare alimenti dopo la data di scadenza, poiché potrebbero svilupparsi batteri che rappresentano un potenziale rischio per la salute.
SPESA ALIMENTARE: L'IMPORTANZA DI PORTARE IN TAVOLA PRODOTTI DI STAGIONE
Tuttavia, sia la data di scadenza che il termine minimo di conservazione si riferiscono al prodotto intatto. Una volta aperto, è importante consumare l'alimento entro pochi giorni per evitare il deterioramento. Esistono anche alcuni alimenti, come i legumi secchi, che possono conservarsi per molti anni. Tuttavia, c'è un alimento che sembra non deteriorarsi mai: il miele. Il miele non ha una data di scadenza specifica, ma è consigliabile richiudere accuratamente il barattolo per evitare che assuma odori sgradevoli e diventi non commestibile.
COME CAPIRE SE UN UOVO È FRESCO?
Gli alimenti che non scadono mai sono quelli in cui la data di scadenza è solo indicativa e non categorica. Riso, pasta, orzo e farro rientrano in questa categoria.
Questi alimenti sono molto secchi, il che rende difficile la formazione di muffe e batteri nella confezione. Tuttavia, la loro conservazione corretta è fondamentale per evitarne la deteriorazione, come ad esempio la comparsa di farfalline nella pasta a causa di conservazione non adeguata. La stessa regola vale per i cereali e i legumi secchi, che possono essere conservati per anni in luoghi asciutti e freschi, preferibilmente in barattoli di vetro sigillati. Gli alimenti in scatola, come il tonno, i legumi e i sughi, hanno una durata di conservazione molto lunga oltre la data indicata, e sono spesso considerati la migliore scelta per la dispensa in caso di emergenza, a patto che le lattine rimangano sigillate ermeticamente. Anche il caffè, il miele, l'aceto e l'olio seguono le stesse regole di conservazione. Infine, il sale e lo zucchero sono gli unici alimenti che possono durare indefinitamente.