Più passano gli anni e più ci convinciamo che non stiamo realmente invecchiando e che in realtà ci sentiamo sempre più giovani nell'animo, quante volte abbiamo visto delle persone anziane lamentarsi, irritarsi, lagnarsi e annoiarsi e abbiamo pensato "io non sarà mai così?"
Sicuramente tante volte, ma siamo davvero convinti che non stiamo davvero invecchiando? A rispondere a questa domanda ci sono sette osservazioni che ci indicano chiaramente che non siamo più degli adolescenti ma degli adulti.
Non apprezziamo facilmente la nuova musica: quando eravamo piccoli la musica peggiore era quella dei genitori, oggi, quella peggiore è quella attuale: Justin Bieber, Clud Dogo e i vari Amici di Maria , i tempi sono cambiati e difficilmente riusciamo a inquadrare questi nuovi cantanti come artisti che fanno musica, ma cosa possiamo fare? I tempi avanzano e il cervello invecchiando è incapace di gestire la dopamina che è importante per sentire nuove emozioni.
Detestiamo i nuovi adolescenti e i loro atteggiamenti: vandalismo, cyberbullismo, violenza, comportamenti scorretti e ribelli, tutto normale e una volta passati gli anni diventeranno noiosi come lo stiamo diventando anche noi. Quando vediamo gli atteggiamenti degli adolescenti di oggi ci meravigliamo e ci chiediamo quale sarà il loro destino; secondo alcuni studi, il cervello si sviluppa rapidamente nell'infanzia mentre i sensi di colpa e l'empatica arrivano dopo l'adolescenza. Con gli anni gli ormoni si calmano e ci si sente in colpa per tutte le volte che si è trattato male i propri genitori.
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Diventiamo pigri: quando invecchiamo non amiamo la vita frenetica e spericolata, nemmeno giocare a videogames violenti e tutto diventa magicamente noioso. Ma in realtà cosa c'è di male se si preferisco le passeggiate tranquille invece che i rave? Se preferiamo un giro in bici invece che una sessione online notturna di giochi al pc? In adolescenza si fanno molte stupidaggini e si spreca tanto tempo, ma ce se ne accorge sempre dopo.
Non riusciamo a dormire bene: da giovani dormivano anche fino alle due dal pomeriggio, da adulti invece si ha difficoltà a restare a letto e capita spesso di svegliarsi anche molto presto.
Il sonno è comandato dalla melatonina che in adolescenza viene prodotta durante la giornata e lavora nei loro corpi facendoli sentire come in uno stato di perenne jet-lag ed è per questo che la mattina sono più pigri, mentre sono più attenti il pomeriggio e la sera. La chimica del cervello si evolve e più si invecchia e più è difficile stare a letto.
Non sentiamo più il bisogno di cambiare il mondo: quando si invecchia a preoccuparci sono altre cose come la propria salute, il proprio aspetto e si cerca di sopportare situazioni alle quali da giovani ci si sarebbe ribellati. E' tutta questione di ormoni.
Il cibo sembra sempre più insipido: da adulti si diventa molto più sofisticati, la dieta diventa una vera ossessione e al fast food si preferisce un buon ristorante. Invecchiando, la saliva prodotta nella bocca diminuisce, fattore essenziale per il gusto.
I ricordi sono i momenti migliori della vita: quando si è adolescenti non si rimpiange l'essere bambino ma quando si è adulti si pensa che il periodo dell'adolescenza sia quello migliore. La nostalgia è vantaggiosa per il cervello in quanto stimola un antidepressivo naturale. Con l'avanzare dell'età il peso e le responsabilità aumentano e tutto diventa più pesante, avere bei ricordi aiuta a calmarsi e a vivere meglio.
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