Sono stati sequestrati dai finanzieri del comando di Brescia 50mila cosmetici che contengono formaldeide, una pericolosa sostanza cancerogena. Le indagini sono partite dopo che alcune donne sono state ricoverate a causa di trattamenti cosmetici sui capelli.
E' venuto fuori che i prodotti usati contenevano una sostanza che causa sclerosi e tumori (formaldeide), le indagini sono avvenute tra novembre 2010 e marzo 2013 dalla polizia tributaria di Brescia.
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Dalle analisi è stato evidenziato che la quantità di questa pericolosa sostanza erano 35 volte superiori al limite stabilito, sono così state perquisite le società che producevano questi prodotti cosmetici e sono stati denuciati 21 responsabili.
Dalle indagini è stato evidenziato che i prodotti erano importati in maniera illecita dal Brasile, si trattava di cosmetici per capelli diffusi particolarmente negli ultimi anni e usati per le proprietà "liscianti" che duravano a lungo.
Ciò che ha destato l'attenzione dei militari sono stati i fatti di cronaca che avevano visto alcune donne ricoverate dopo essersi sottoposte ad un trattamento di lisciatura dei capelli nei saloni di parrucchiere.
Fu da quel momento che sono state avviate le indagini sui prodotti cosmetici in questione, in particolar modo su un campione di 70 prodotti diversi. L'attenzione si è concentrata su un elemento chimico, la formaldeide, che riesce ad aumentare l'effetto lisciante sui capelli fino a sei mesi.
Questa sostanza è presente nella lista mondiale delle sostanze in assoluto più pericolose e tossiche per l'uomo, può produrre gravi danni alla salute pubblica, come diverse forme tumorali e sclerosi.
Sono state denunciate 21 persone all'autorità giudiziaria e sequestrati oltre 33mila prodotti pronti per l'uso ancora integri. I prodotti sequestrati sono stati sottoposti a specifiche analisi chimiche, per lo Stato italiano l'uso di formaldeide nei prodotti cosmetici non deve superare lo 0,2% di concentrazione.
L'esito delle analisi cliniche invece ha evidenziato che in 23 prodotti vi era una concentrazione di questa pericolosa sostanza oltre la soglia consentita, in alcuni casi anche parecchio superiore al limite dello 0,2%, raggiungevano infatti concentrazioni anche oltre 35 volte il limite stesso.
Per questo è stato disposto l'immediato ritiro su tutto il territorio a livello nazionale. Un giro d'affari davvero imponente che si aggira intorno ai 150 milioni di euro, il costo di un flacone era di 800 euro circa, per 20 applicazioni del prodotto, che poteva arrivare a rendere anche 400mila euro ovvero 200 euro ad applicazione.
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