Il fatto che nei supermercati non ci siano orologi e finestre non è una cosa casuale, ma è una scelta ben studiata con una finalità precisa.
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Pure strategie
Secondo alcuni studi condotti nei centri commerciali, quando entriamo in questi grandi ambienti pieni di stimoli, restiamo come ipnotizzati da ciò che guardiamo.
La stessa cosa succede nei supermercati: tutte le scelte sono pure strategie, ad esempio il modo di disporre i prodotti sugli scaffali per attirare l’attenzione verso quelli più cari.
Le marche più costose solitamente sono posizionate ad altezza occhi, in modo che sia più facile vederle e acquistarle.
I prodotti più economici, invece, vengono sistemati in basso dov’è più difficile notarli.
Ma non solo: i prodotti che possono essere associati vengono disposti in corsie vicine, come ad esempio i condimenti e la pasta.
Questo vuol dire che se entriamo per comprare la pasta e vediamo un sugo che ci piace lo prendiamo anche se non ci serve.
I trucchi che ci condizionano
L’assenza di orologi e finestre nei supermercati condiziona i nostri acquisti. Il fatto di non poter guardare fuori ci incoraggia a stare più a lungo nel supermercato, perdendo il senso del tempo e comprando più cose.
L’assenza di luce naturale diurna ci induce a restare più tempo all’interno del negozio.
La presenza dei neon illumina in modo omogeneo tutti i prodotti, mentre la luce naturale potrebbe illuminare di più alcuni prodotti e influenzare i nostri acquisti in maniera casuale.
Si deduce che le nostre scelte vengono influenzate in qualche modo e che esistono diversi trucchetti psicologici utilizzati da chi è addetto alla vendita.
Questo naturalmente non vale solo per i supermercati, ma per qualsiasi tipo di attività.