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Novembre 1, 2020

Redazione DonnaWeb

Covid-19 e influenza, come riconoscere i sintomi e chiedere un tampone

Tosse, raffreddore, mal di gola e febbre, sono i sintomi Covid-19? Questa è la domanda che molte persone iniziano a porsi con maggiore frequenza ora che si avvicina la stagione influenzale. Come riconoscere il virus? Quali misure si adottano se si è positivi al virus?

La stagione fredda sta ormai entrando nel pieno. Nonostante il Governo abbia assicurato maggiori dosi di vaccino antinfluenzale, in questo periodo si fa fatica a reperirlo. Inoltre, alla complicata gestione dei tracciamenti e dei ricoveri, andrà a pesare sempre di più l’influenza stagionale che potrebbe essere confusa facilmente con il Covid-19.

Come distinguere l’influenza dal Covid-19? Quali sono i segnali che devono farci capire che si tratta del virus? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza e di aiutarvi a capire quali sono i sintomi Covid-19 da tenere d’occhio e quando è il momento di chiedere un tampone.

sintomi covid
Sintomi Covid-19

Sintomi Covid-19 e sintomi influenzali, differenze

I sintomi dell’influenza, almeno nella fase iniziale, sono molto simili ai sintomi Covid, per questo può essere molto difficile trovare delle differenze.

Sintomi principali Covi-19

L’Istituto Superiore di Sanità, con un recente studio sui casi italiani, ha evidenziato che febbre e difficoltà respiratorie insieme, sono i sintomi Covid-19 più frequenti.

Come capire se è influenza o Covid-19?

Nella maggior parte dei casi, i sintomi Covid-19 e sintomi dell’influenza sono sovrapponibili, per questo motivo il consiglio è quello di contattare il medico di base che dovrà procedere a una rapida e breve anamnesi per capire se ci sono le indicazioni per effettuare un tampone Covid.

In realtà, l’unico modo sicuro ed efficace per distinguere i sintomi del Coronavirus dall’influenza, è il test del tampone.

Cosa fare se si hanno più sintomi?

In caso di comparsa dei sintomi sopraelencati, la prima cosa da fare è quella di contattare il medico di famiglia che provvederà a fare un triage telefonico a distanza. Durante la chiamata farà delle domande utili ad approfondire la situazione e fare una prima diagnosi.

Se i sintomi sono lievi, il medico può suggerire l’isolamento a casa per verificare l’evoluzione della situazione. Se i sintomi sono persistenti e il quadro clinico non migliora e ci sono segnali che fanno pensare che si tratti di Covid-19, il medico contatterà l’ASL per disporre l’immediato tampone.

Covid-19: chi sono gli asintomatici?

In questa seconda ondata, sentiamo parlare moltissimo di asintomatici Covid, ma chi sono? Essere asintomatico vuol dire essere positivi al Covid-19 ma non aver nessun sintomo oppure, solo un lieve raffreddore o un senso di malessere generalizzato facilmente confondibile con l’influenza o altre forme virali.

Ogni sistema immunitario reagisce in modo diverso alle infezioni virali, alcune ricerche hanno scoperto che una grande porzione della popolazione non sviluppare sintomi ed è quindi asintomatica.

Attenzione però: gli asintomatici sono molto contagiosi e possono essere potenzialmente più pericolosi in quanto privi di sintomi, ma ignari di diffondere il virus tra la popolazione.

La comunità scientifica è spaccata per ciò che riguarda la carica virale nei soggetti asintomatici e la loro capacità di propagare il virus. Dei risultati scientifici hanno mostrato come la carica virale sia la stessa dei malati con sintomi, per cui utilizzare la mascherina in qualunque luogo e circostanza, resta fondamentale per proteggersi.

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