Tosse, raffreddore, mal di gola e febbre, sono i sintomi Covid-19? Questa è la domanda che molte persone iniziano a porsi con maggiore frequenza ora che si avvicina la stagione influenzale. Come riconoscere il virus? Quali misure si adottano se si è positivi al virus?
La stagione fredda sta ormai entrando nel pieno. Nonostante il Governo abbia assicurato maggiori dosi di vaccino antinfluenzale, in questo periodo si fa fatica a reperirlo. Inoltre, alla complicata gestione dei tracciamenti e dei ricoveri, andrà a pesare sempre di più l’influenza stagionale che potrebbe essere confusa facilmente con il Covid-19.
Come distinguere l’influenza dal Covid-19? Quali sono i segnali che devono farci capire che si tratta del virus? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza e di aiutarvi a capire quali sono i sintomi Covid-19 da tenere d’occhio e quando è il momento di chiedere un tampone.
Indice:
Sintomi Covid-19 e sintomi influenzali, differenze
I sintomi dell’influenza, almeno nella fase iniziale, sono molto simili ai sintomi Covid, per questo può essere molto difficile trovare delle differenze.
Sintomi principali Covi-19
- febbre ≥ 37,5°C e brividi
- tosse
- difficoltà respiratorie
- perdita o diminuzione improvvisa dell’olfatto perdita del gusto o alterazione del gusto
- raffreddore o naso che cola
- mal di gola
- diarrea o dolore addominali
L’Istituto Superiore di Sanità, con un recente studio sui casi italiani, ha evidenziato che febbre e difficoltà respiratorie insieme, sono i sintomi Covid-19 più frequenti.
Come capire se è influenza o Covid-19?
Nella maggior parte dei casi, i sintomi Covid-19 e sintomi dell’influenza sono sovrapponibili, per questo motivo il consiglio è quello di contattare il medico di base che dovrà procedere a una rapida e breve anamnesi per capire se ci sono le indicazioni per effettuare un tampone Covid.
In realtà, l’unico modo sicuro ed efficace per distinguere i sintomi del Coronavirus dall’influenza, è il test del tampone.
Cosa fare se si hanno più sintomi?
In caso di comparsa dei sintomi sopraelencati, la prima cosa da fare è quella di contattare il medico di famiglia che provvederà a fare un triage telefonico a distanza. Durante la chiamata farà delle domande utili ad approfondire la situazione e fare una prima diagnosi.
Se i sintomi sono lievi, il medico può suggerire l’isolamento a casa per verificare l’evoluzione della situazione. Se i sintomi sono persistenti e il quadro clinico non migliora e ci sono segnali che fanno pensare che si tratti di Covid-19, il medico contatterà l’ASL per disporre l’immediato tampone.
Covid-19: chi sono gli asintomatici?
In questa seconda ondata, sentiamo parlare moltissimo di asintomatici Covid, ma chi sono? Essere asintomatico vuol dire essere positivi al Covid-19 ma non aver nessun sintomo oppure, solo un lieve raffreddore o un senso di malessere generalizzato facilmente confondibile con l’influenza o altre forme virali.
Ogni sistema immunitario reagisce in modo diverso alle infezioni virali, alcune ricerche hanno scoperto che una grande porzione della popolazione non sviluppare sintomi ed è quindi asintomatica.
Attenzione però: gli asintomatici sono molto contagiosi e possono essere potenzialmente più pericolosi in quanto privi di sintomi, ma ignari di diffondere il virus tra la popolazione.
La comunità scientifica è spaccata per ciò che riguarda la carica virale nei soggetti asintomatici e la loro capacità di propagare il virus. Dei risultati scientifici hanno mostrato come la carica virale sia la stessa dei malati con sintomi, per cui utilizzare la mascherina in qualunque luogo e circostanza, resta fondamentale per proteggersi.