La mamma di una bambina di 10 anni, Bunmi Laditan era stanca di vedere la figlia sempre più stressata dai tanti compiti che le lasciava la maestra da fare a casa. A scuola dalle 8 del mattino fino alle 4 del pomeriggio, poi a casa a studiare per altre due o tre ore. Ha decido così di mandare una mail alla scuola per comunicare quello che aveva deciso di fare: "Mia figlia non farà più i compiti a casa, i bambini hanno il diritto e il bisogno di essere bambini".
Questa specie di slogan è diventato particolarmente popolare su Facebook raccogliendo 61mila mi piace e oltre 16mila condivisioni in pochi giorni.
Nella mail la mamma inoltre parla dei "sintomi" della figlia: risvegli improvvisi nel cuore della notte, dolore al petto, preoccupazione fissa per i compiti da fare. La voglia di imparare della piccola è tanta ma negli ultimi anni la scuola sembra essere diventata un impegno troppo pesante da sopportare.
La bambina è stata vista anche da un terapista che, insieme alla mamma, è giunto alla conclusione di dover alleggerire il carico dei compiti a casa per la piccola. La madre in realtà vorrebbe eliminarli completamente e spiega perchè nel post:
"Mia figlia è a scuola dalle 8.15 della mattina alle 4 del pomeriggio tutti i giorni, qualcuno quindi può spiegarmi perché deve fare i compiti per altre due o tre ore una volta tornata a casa? Che senso ha fare i compiti fino alle 6.30, poi cenare e rilassarsi per un'ora prima di andare a letto? Non è importante il tempo da trascorrere in famiglia? Il tempo speso semplicemente a essere bambini rilassandosi a casa non è importante? O dovrebbe diventare una piccola 'workaholic' a soli 10 anni?".
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