Le ripercussioni psicologiche delle restrizioni che stanno condizionando le nostre vite dal marzo scorso stanno iniziando a palesarsi. Tutti siamo stanchi, angosciati e preoccupati. Restare in casa, dover giustificare un uscita, dover rinunciare ad un viaggio, sono cose che non tutti riescono ad accettare.
Il ritorno alla normalità che ci siamo illusi di aver raggiunto durante l'estate ci sembra ancora lontano. Dobbiamo imparare a gestire lo stress con la costruzione di routine e abitudini nuove, attraverso l’attività fisica, praticando degli hobby, ma anche accettando i sentimenti che stiamo vivendo come il senso di smarrimento. Fondamentale la pazienza e l' elasticità mentale per affrontare un’imposizione dall’impatto così importante sulle nostre vite, e mantenere i contatti con le persone con le quali abitualmente ci si confronta e confida, che sicuramente sono di grande aiuto.
Fortunatamente la tecnologia ci viene in grandissimo aiuto, un aiuto fondamentale per
mantenere i legami ed i rapporti a distanza, per reperire informazioni, per lavorare a distanza, per la didattica a distanza.
Ma non basta: l’uomo è un animale sociale che definisce la propria identità attraverso il
confronto con l’altro, e il filtro di uno schermo rende meno vero e meno costruttivo questo confronto. Le chat e i messaggi non ci consentono di guardarci negli occhi, di abbracciarci.
Mancano le strette di mano, gli abbracci, i baci, i sorrisi, la spensieratezza che avevamo e della quale non ne eravamo consapevoli. L'impatto emotivo a queste mancanze provocano stress, ansia, depressione e incertezza. Sentimenti che sono comuni a moltissimi di noi e che si spera possa scemare una volta che si è recuperata l’autenticità del rapporto con gli altri. Il recupero, secondo il parere degli esperti, avverrà in fretta, la nostra psiche non avrò difficoltà a tornare alla tanto desiderata normalità.
Non tutti reagiranno allo stesso modo esattamente come avviene per un risveglio dopo una notte di sonno: alcuni saranno subito reattivi, per altri sarà necessario un po' di adattamento, ma tutti chi prima o chi dopo riprenderemo appieno le nostre vite in mano.