Un supertestimone che ha rischiato la vita il giorno della furia omicidia di Andrea Pignani, aiuterà gli investigatori e agli inquirenti della procura di Velletri a fare luce su quanto accaduto in quei tragici momenti, si ricostruirà la dinamica della sparatoria di Ardea in cui persero la vita i due fratellini di 10 e anni, Daniel e David Fusinato e il settantaquattrenne Salvatore Ranieri.
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La strage di Ardea domenica scorsa
Domenica 13 giugno ad Ardea sembrava un giorno come tanti, iniziato con un gioco e una passeggiata nel parco ma un uomo ha iniziato a sparare sulla folla ferendo due bambini e un anziano a morte. In breve tempo sono arrivate le ambulanze e sono intervenuti i carabinieri di Ardea, Anzio e Pomezia.
I fratellini uccisi con un solo colpo
I due fratellini uccisi, sono stati colpiti da un solo colpo di pistola, questo è quello che è emerso dall'autopsia eseguita sul corpo dei due bambini, le autopsie sono state eseguite all'istituto di medicina legale del Policlinico Tor Vergata.
I fratellini sono stati raggiunti da un colpo al petto e uno alla gola, il 35enne omicida, Andrea Pignani, si è poi barricato in casa e si è suicidato.
Colpo alla testa per Salvatore Raineri
Per l'anziano di 74 anni invece, Salvatore Raineri, l'autopsia ha confermato che è stato colpito da un solo colpo alla testa, secondo alcune testimonianze l'uomo avrebbe iniziato a sparare puntando l'arma contro alcuni bambini presenti in zona.
Non si conoscono ancora i motivi che hanno portato l'uomo a commettere il folle gesto, ancor di più come mai una persona affetta da problemi psichici seri, avesse con sè una pistola.