La cassazione ha confermato il tutore di sostegno per Gina Lollobrigida, respingendo il ricorso dell’attrice e accogliendo l'istanza di Andrea Milko Skofic, suo figlio.
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La decisione della Cassazione
Secondo quanto deciso dalla Cassazione, la mitica Lollo, 94 anni compiuti a luglio, dovrà contare sull’appoggio di un tutore che si occuperà della gestione dei suoi beni e di tutto ciò che riguarda le vicende patrimoniali.
I rapporti tra Gina e il figlio non sono mai stati sereni, ma dopo questa sentenza, potrebbero incrinarsi ulteriormente.
La perizia medica non ha riscontrato un infermità mentale in Gina Lollobrigida, ma un indebolimento della percezione della realtà e una condizione di vulnerabilità.
Gina Lollobrigida, amareggiata, non si rassegna
Gina Lollobrigida ha fatto sapere, tramite il suo avvocato che non si rassegna a questa decisione ingiusta e lesiva della sua dignità, dichiarandosi molto amareggiata.
L’attrice è un’accanita sostenitrice dei vaccini ed è stata una delle prime a sottoporsi al vaccino contro il Covid-19, come ha confermato da Mara Venier, partecipando a una puntata di “Domenica In”.
La Lollobrigida sta trascorrendo le sue giornate in totale tranquillità e riservatezza, è amante della pittura e trascorre molto tempo in compagnia del suo adorato pastore tedesco.
Qualche tempo fa la diva ha espresso il desiderio di voler trascorrere i suoi ultimi giorni in pace, visibilmente infastidita dall’ostinazione dei familiari.