Santiago cresceva a dismisura, a soli 8 mesi pesava 20 kg, la madre gli dava da mangiare in ogni momento senza sapere che facendo così avrebbe messo in serio pericolo la sua vita.
Il piccolo presentava sintomi compulsivi, ansia e appetito irrefrenabile, il suo corpicino era formato da diversi tessuti di chili di grasso. Era un super obeso, i medici dicevano che non sarebbe vissuto a lungo, non sarebbe cresciuto e non sarebbe mai stato un bambino normale.
Gli diedero così una dieta speciale ma siccome il bambino continuava ad ingrassare a dismisura accusarono la madre di nutrirlo ancora di nascosto, lei giurava a tutti che non era vero ma le circostanze dimostravano tutt'altro. Arrivarono a minacciarla di toglierle il figlio se solo avesse continuato.
La madre riconobbe l'errore e deciso di collaborare con i medici, si disse pentita di averlo alimentata in modo disordinato e promise che non avrebbe fatto più, sperando che Dio le avrebbe dato la forza per lottare.
Un'associazione in Colombia che aiuta i bambini affetti da malattie rare, l'ha aiutata a portare Santiago in Danimarca dove venne seguito da un gruppo di specialisti che che le dissero che non era l'obesità il principale problema del bambino e non era dovuta solo ai disordini alimentari, scoprirono che soffriva in realtà di un deficit congenito di leptina, una condizione rara causata da una mutazione genetica che fa sì che il bambino non produca l'ormone che spegne la fame, causando quindi obesità fin dalla nascita.
Oggi il piccolo ha 4 anni e grazie alla diagnosi precoce e ad una medicina che assume tutti i giorni per calmare la sua fame infinita spera di poter vincere questa malattia e che la vita per lui un giorno sia più facile.