La pratica del Babywearing si sta diffondendo sempre di più anche in Italia: vediamo, dunque, di cosa si tratta e quali sono i vantaggi.
Il significato letterale del termine Babywearing è “indossare il bambino” in riferimento al fatto di portare i bambini avvolti al proprio corpo utilizzando marsupi, fasce elastiche, fasce rigide, ecc.
Si tratta di una pratica effettuabile fin dalla nascita del bambino, in base alla propria resistenza fisica, alla qualità del supporto e al peso del bambino.
Il babywearing ha origini remote e risale addirittura all'epoca preistorica quando le madri, durante i loro spostamenti, avvolgevano i figli al proprio corpo, servendosi di pellami, stoffe o cortecce.
La pratica del babywearing , molto diffusa in Asia, in Africa, in Sud America e in Australia, è giunta in Occidente e, poi, in Italia grazie a un pediatra statunitense, il Dott. Sears, che negli anni ‘80 ottenne il brevetto per aver creato uno dei supporti del babywearing: la ring sling, ovvero la fascia ad anelli.
Secondo Sears, la gestazione dura 18 mesi, dei quali 9 nel ventre materno e 9 fuori. Durante i nove mesi al di fuori dell’utero materno, gli adulti devono prendersi cura del neonato favorendo il suo adattamento ai colori, alle luci e ai suoni del nuovo mondo.
Con il babywearing si crea un ambiente simile a quello del grembo materno e il bambino percepisce il calore, l'odore, il battito cardiaco e il respiro della mamma, sentendosi protetto.
Una delle prime necessità del bambino è, infatti, il contatto: si tratta di un bisogno fondamentale e istintivo per il neonato.
Indice:
-Consente alla mamma di assecondare il bisogno di contatto del neonato;
-Riduce il pianto del bambino e di conseguenza lo stress di mamma e figlio;
-La mamma sviluppa le sue doti empatiche, imparando a riconoscere e a soddisfare i bisogni del bambino;
-Ha un effetto terapeutico nelle mamme che non hanno potuto allattare, creando un intimità con il piccolo, simile a quella dell’allattamento;
-Stimola la produzione di ormoni anti-depressivi(ossitocina), aiutando a prevenire la depressione post partum;
-Rafforza il legame tra madre e figlio, permettendo un abbraccio continuo.
-Consente di distribuire il peso del bambino, riducendo la fatica di spalle, braccia e schiena;
-Permette alla mamma di avere le mani libere e di svolgere diverse attività domestiche;
-Consente di uscire di casa senza il peso di passeggino o carrozzina;
-È esteticamente bello e piacevole da indossare.
-Consente di fare esercizio fisico, portando con sé il bambino.
-Sviluppa il senso dell’equilibrio;
-Favorisce lo sviluppo corretto delle anche;
-Migliora lo sviluppo motorio;
-Il bambino si abitua al volto materno;
-Riduce le coliche e il reflusso gastroesofageo;
-il respiro e il battito cardiaco della mamma calmano il neonato favorendone il sonno.
-il bimbo respira aria pulita, essendo più lontano dai tubi di scappamento delle auto, che nella carrozzina.
Il Babywearing può essere praticato anche dal padre o da altre persone che si prendono cura del bambino.
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