Il caso che ha visto protagonisti Viviana Parisi e il figlioletto Gioele è ormai concluso ma ci sono ancora alcune conversazioni che continuano a fare discutere.
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La procura di Patti ha emesso il verdetto
Secondo la procura di Patti (Messina) ha concluso che la donna prima avrebbe strangolato il figlio e poi si sarebbe tolta la vita lanciandosi da un traliccio dove poi venne successivamente trovata alcuni giorni dopo la segnalazione della scomparsa.
Viviana a quanto pare aveva problemi psicologici e l'ipotesi più accreditata è quella che avrebbe voluto allontanarsi con il figlio per paura che le venisse strappato e ultimamente sono emersi particolari sulla faccenda che lasciano l'amaro in bocca.
Il marito conferma che la donna soffriva di manie di persecuzione
La donna a quanto pare soffriva di manie di persecuzione, questo è quello che è stato confermato anche dal marito Daniele Mondello che ha raccontato che secondo lui dopo l'incidente la donna si sarebbe spaventata troppo, chissà cosa le sarebbe successo o pensava che qualcuno la seguisse, aveva paura che una persona la pedinasse.
L'intercettazione del marito
In una telefonata del 10 ottobre 2020 si sentirebbe il marito di Viviana parlare con il cognato Roberto, quest'ultimo gli spiega che hanno chiamato per andare in televisione e questa sarebbe la discussione intercorsa tra i due: “Però lui non vuole andare perché dice: “Minchia! Il coronavirus… poi è una sfacchinata!”. E Daniele ribatte: “Ma infatti, mi sto facendo preparare il messaggio da…”. “Eh, no – riprende Roberto – Ma infatti io ti ho chiamato perché… perché siccome, so che tu, ti avevano chiesto anche a te… e a questo punto…”. A questo punto il marito di Viviana risponde: “No, ma io… io cerco loro molti soldi. Non mi interessa”.
L'intercettazione fa discutere, si sente quindi il marito di Viviana parlare di soldi in cambio di un'intervista, continua così: "Vediamo Roberto, quanto mi danno, perché sennò non mi muovo. Non mi interessa. Perché non mi interessa. “Io, fosse anche mille euro, ci andrei di corsa” afferma il cognato Roberto. Ma Daniele Mondello la pensa diversamente e ribatte piccato: “Ma quale mille euro, Roberto! Sì, mille euro! Ma non esiste! Almeno, ma il più scarso deve essere cinquemila euro!”.
Daniele Mondello però dalla sua pagina Facebook smentisce tutto con una lettera dell'avvocato
Avv CLAUDIO MONDELLO Considerazioni.-Fatto: nessuno degli Avvocati (dei Mondello), nessuna delle persone offese (Daniele, Mariella, ecc...) ha MAI venduto interviste oppure la propria presenza in video. Nessuno. Mai. C'era bisogno di soldi? Eccome; solo per le copie del fascicolo abbiamo speso quasi 1.000 Euro in diritti e non sappiamo dove reperire le risorse economiche per pagare altro materiale che ci serve al fine di redigere l'opposizione alla richiesta di archiviazione. Perché questa politica (che ora ci lascia senza un euro)? Perché sapevo che sarebbe giunto il momento in cui avrebbero sparato fango nel ventilatore dei media. La possibilità di confondere il nostro nome con quello delle carogne che si sono nutrite del corpo di Gioele mi ha sempre fatto orrore. La nostra dignità non ha alcun prezzo.-Fatto: io ed il collega, in piu' di un anno di lavoro, non solo non abbiamo venduto noi stessi od i nostri assistiti (con buona pace di chi ha provato a comprarci; ritenta sarai piu' fortunato) ma non abbiamo ricevuto n.1 euro di emolumenti. -Fatto: ho passato l'intera estate a studiare tutte le carte del fascicolo. Gioele è morto. Viviana è morta. Non c'è nulla che possa farci paura.-Fatto: così come la Procura ha affermato "Viviana e Gioele sono vivi al 99%" salvo rivedere la propria posizione quando, a distanza di poche ore, ha rinvenuto il cadavere di Viviana (evidentemente era una ipotesi assai probabile ma, sfortunatamente non anche vera) altrettanto tutte le parti coinvolte in questa vicenda hanno vagliato ogni possibilità sui fatti di Caronia. Spesso vinte da rabbia, dolore, disperazione e dall'invalicabile muro di gomma delle istituzioni.