I casi di cyberbullismo, cioè bullismo e molestie tra adolescenti, utilizzando tecnologie come sms, chat, mail e soprattutto social network sono sempre più diffuse, in molti si chiedono cosa sia possibile fare per tutelarsi.
In risposta il Governo Letta ha effettuato un intervento legislativo nell'ambito della legge sul femminicidio, al suo interno sono state inasprite le pene per stalking, introducendo sanzioni più severe per chi commette attraverso l'uso di strumenti informatici, molestie e persecuzioni.
Indice:
Cosa fare se si è vittima di stalking informatico con le nuove norme?
La prima cosa da fare è conservare ogni prova: email, sms, chattate, gli smartphone moderni hanno applicazioni che permettono di salvare ogni cosa con dei backup.
Stesso discorso vale per Facebook, se ci sono messaggi non graditi e bloccare l'amico non basta, è possibile fare una copia del messaggio in pochissimi minuti attraverso un backup.
Ma anche nel caso le conversazioni vengano cancellate, attraverso le forze dell'ordine è possibile recuperare tutto in parte, i dati persi.
La seconda cosa da fare è rivolgersi alle autorità competenti e sporgere querela, qualsiasi forza dell'ordine è obbligata ad accettarla ma sarebbe meglio rivolgersi alla Polizia Postale.
E' possibile presentarsi presso i loro uffici e verbalizzare le accuse, portando con se qualche prova di quanto affermato, in questo caso portarsi un avvocato potrebbe essere utile, poiché saprà sicuramente evidenziare meglio gli aspetti più rilevanti.
La querela serve a far avviare le indagini.
Se la vittima è una persona disabile o un minore, ossia le categorie più deboli o bisogne di tutela, non è necessaria alcuna querela perchè le indagini vengono avviate di ufficio, basta una semplice segnalazione o una denuncia e le autorità provvederanno ad indagare.
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Le pene
Chi venisse accusato di stalking rischia una penda dai sei mesi ai 5 anni, ma con possibilità di aumento del periodo di detenzione in caso l'atto sia stato fatto con strumenti informatici, telematici o riguardi un minore, una donna incinta o un disabile.
FONTE: http://www.laleggepertutti.it/39793_cosa-fare-se-si-e-vittima-di-stalking-o-molestie-su-internet-o-facebook