A molte persone è capitato di soffrire di una piccola afta in bocca; si tratta di un disturbo molto diffuso, che si calcola possa colpire circa il 40% della popolazione mondiale almeno una volta nella vita. Alcuni soffrono di afte con maggiore frequenza, cosa che fa propendere gli esperti per una predisposizione genetica. Forse non tutti sanno che ci si può prendere cura delle afte, rendendole molto meno fastidiose e riducendone la durata.
Indice:
Cos’è un’afta
Una buona fetta della popolazione conosce bene le afte in bocca in quanto ne ha già sofferto nel corso della vita. Stiamo parlando di una piccola lesione dolorosa, che si sviluppa sulla mucosa interna della bocca. L’afta in bocca è un tipo di disturbo diffuso in buona parte della popolazione: ne soffrono gli atleti, chi indossa un apparecchio ortodontico o una dentiera, i bimbi piccoli come chi è affetto da specifiche malattie.
Inizialmente si presenta un dolore localizzato a un preciso punto della mucosa orale, che poi tende a divenire più acuto e a bruciare, al contatto con la lingua, quando si mangia o si beve, o anche in maniera del tutto autonoma. L’afta tende a gonfiarsi e attorno si crea una zona fortemente arrossata. Nell’arco di tempo compreso tra pochi giorni e 3 settimane la lesione si richiude e il dolore scompare.
Le cause delle afte in bocca
Le cause delle afte sono molto varie, talvolta non è possibile identificarle. Ci sono infatti persone che manifestano una sorta di predisposizione genetica al manifestare questo disturbo, tanto che ne soffrono anche durante periodi di forte stress, in seguito a un’influenza o a giornate di intensa attività.
In molti casi la presenza di un’afta in bocca è invece associata per esempio alla presenza di un apparecchio ortodontico, interventi chirurgici alla bocca, gravidanza, specifiche malattie quali colite ulcerosa, celiachia o gastrite. Siamo quindi di fronte a un disturbo che potremmo indicare come trasversale: ne soffrono soggetti che mostrano caratteristiche assai differenti tra di loro. Tanto che, come dicevamo, in molti soggetti non è possibile identificare una causa precisa.
Le afte in bocca e l’alimentazione
In alcune persone l’afta è correlabile ad una dieta poco equilibrata. Le carenze di vitamine essenziali o di sali minerali possono favorire il presentarsi del disturbo. Lo stesso dicasi per un’alimentazione ricca di bevande alcoliche, grassi animali, spezie. I fumatori tendono a manifestare questo disturbo di più rispetto ai non fumatori. Anche l’assunzione regolare di alcuni farmaci può favorire lo sviluppo di un’afta in bocca. Se questo disturbo si manifesta con una certa regolarità o permane a lungo è sempre consigliabile rivolgersi al proprio medico.
Trattare le afte
Non è facile identificare il giusto trattamento per un disturbo di cui è difficile comprendere le cause. È anche vero poi che avere questa informazione non permette necessariamente di poter curare l’afta. Ad esempio, se tale disturbo si sviluppa in concomitanza all’assunzione di un farmaco chemioterapico non sempre sarà possibile modificare adeguatamente la terapia.
Sono però disponibili in commercio alcuni prodotti appositamente formulati per ridurre drasticamente il dolore e il bruciore correlati alle afte. Questi prodotti sono proposti sotto forma di gel, come collutori o spray che permettono di creare una sorta di barriera tra l’afta e l’interno della nostra bocca.