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Luglio 23, 2019

Redazione DonnaWeb

Uccide la figlia di soli 17 mesi obbligandola a mangiare sale per un motivo assurdo

Il suo desiderio era quello di attirare l'attenzione del marito da cui si stava separando, così Kimberley Martines ha ucciso la figlia di 17 mesi costringendola a mangiare sale in quantità letale.

I fatti sono accaduti nel 2016, la piccola un giorno fu trasportata di corsa in ospedale Spartanburg medical center in Sud Carolina, con febbre alta e convulsioni, le analisi mostrarono immediatamente che vi era un'elevata presenza di sale nel sangue tale da provocarle il restringimento dei vasi sanguigni oltre ad accumulo di liquidi nei polmoni, danni ai reni che l'hanno portata alla morte cerebrale.
Ovviamente si fece il possibile per salvarla, i medici ci provarono per 5 giorni, la bimba è rimasta attaccata ai macchinari ma tutto fu inutile e la piccola è morta nel letto dell'ospedale.

La donna dichiarò che avrebbe lasciato il sale a disposizione della piccola mentre giocava con la sorella maggiore ma la verità è emersa in un secondo momento quando la sorella maggiore di 4 anni che ha detto alla polizia di aver visto la mamma dare il sale alla piccola.

La donna alla fine ammise di aver fatto questo per attirare su di se l'attenzione del marito che l'aveva lasciata, lei finì in carcere e in questi giorni è stata condannata a scontare 30 anni di galera come riporta il
Sun. La mamma è stata ritenuta colpevole dell'omicidio della sua figlia minore. La sorella maggiore e la gemellina della vittima sono state invece date in affido.

Fonte: Leggo.it

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