Da qualche giorno aleggia un mistero nel fiorentino: il mistero delle valigie.
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Il mistero delle valigie con resti umani continua e si infittisce: è stata infatti trovata un'altra valigia con i resti di una donna.
Al momento sono tre le valige trovate in un campo all'esterno dei terreni tra il carcere fiorentino di Sollicciano e la superstrada Firenze-Pisa-Livorno.
La prima valigia è stata trovata tra il 10 e l'11 dicembre scorsi e conteneva i resti di un uomo tra i 40 e i 60 anni con un tatuaggio.
Ricorstruire i profili degli appartenenti ai corpi è stato difficile, tra le tracce è emerso un tatuaggio, non ancora decifrato, sull'avambraccio dell'uomo. Pare la vittima sia un uomo tra i 40 e i 60 anni di carnagione chiara, ucciso con una coltellata alla gola.
Indagini
Le indagini sono svolte dal pubblico ministero Ornella Galeotti. Sono aperte tutte le piste, anche per quel che concerne il movente. La ricerche sono svolte dei carabinieri, una ventina circa, supportati da due cani molecolari arrivati dal nucleo cinofili di Bologna.
E mentre le ricerche continuano si svolgono le analisi sui resti ritrovati sulle salme. Secondo alcune indiscrezioni, i corpi apparterrebbero ad una coppia di origini albanesi, Shpetim e Teuta.
La coppia era sparita nel Fiorentino nel 2015 dove si era recata per trovare il figlio che si trovava nel carcere di Sollicciano. Questo è quanto appurato dalla trasmissione di 'Chi l'ha visto' dove era stata denunciata la scomparsa dei due cogniugi.
Dalle analisi sui cadaveri pare che i corpi siano stati tagliati con una sega circolare, di quelle usate da chi taglia la legna in piccoli pezzi.
Speriamo che sia fatta presto luce su questo mistero, speriamo che si possa dare un nome alle vittime ed al loro carnefice.