Alla fine è accaduto quello che gli inquirenti sospettavano e temevano di più, l'appuntato dei carabineri Luigi Capasso che questa mattina aveva sparato alla moglie, ferendola gravemente e poi una volta entrato in casa ha assassinato le figlie di 13 e 8 anni e poi si è suicidato. La conferma è arrivata dal comandante provinciale dei Carabinieri, Gabriele Vitagliano: «La persona si è uccisa e le bambine come temevamo sono morte, verosimilmente da questa mattina, da diverse ore». Nell'appartamento si trovano ora gli investigatori.
La situazione è seguita dai carabinieri del comando provinciale di Latina, diretti dal colonnello Gabriele Vitagliano che si trova al residence "Collina dei Pini" dove si è consumato il litigio finito con gli spari. Inizialmente i militari avevano parlato di omicidio, mentre la donna è stata trasferita in gravissime condizioni al San Camillo di Roma.
Tensione intorno al residence, la via d'accesso alla palazzina è stata chiusa, i militari stanno cercando di convincere l'appuntato a consegnare le bambine e lasciare la pistola, quindi a uscire dall'appartamento. Secondo le prime informazioni la coppia si stava separando e questa mattina il militare sarebbe tornato a casa e avrebbe sparato alla donna dopo una violenta lite in strada. La donna sarebbe stata colpita al petto e allo zigomo.
Secondo le prime informazioni tra i due era in corso la separazione, una scelta mai accettata dal carabiniere che molto spesso litigava con la donna, specialmente nell'ultimo periodo.
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