Una delle paure che spesso frena le persone nel fare un tatuaggio è il dolore che proveranno, la non certezza di sapere se sarà sopportabile o meno, la verità è che molto dipende dalla parte del corpo scelta.
Fino a qualche anno fa il tatuaggio veniva fatto da poche persone, oggi invece sembra sia una scelta di molti, indipendentemente dall'età e dal sesso. La sua origine è antica ed oggi viene considerata una sorta di forma d'arte.
I metodi, le attrezzature e gli inchiostri sono arrivati a buona qualità anche se molti dermatologi sostengono che ci sono ancora alcuni tipi di inchiostri che possono essere un rischio per la salute in quanto cancerogeni o potenzialmente tali.
Per questo motivo è bene valutare i pro e i contro e una volta presa una decisione, affidarsi ad esperti affidabili.
Una delle parti più difficili è la scelta del tatuaggio in se, ne esistono davvero un'infinità, di varie forme, colori, generi, quelli raffiguranti cuori trafitti e nomi sono andati un po' fuori moda,mentre sono "in" figure mitologiche, fiori, animali e tribali etnici.
Una delle zone preferite per farsi tatuare sono braccia e spalle, poi parte bassa della schiena, pettorali e polpacci.
Le zone del dolore
Il dolore avvertito cambia da zona a zona ma anche dalla soglie del dolore che personale, c'è chi lo sopporta meglio e chi meno, addirittura c'è chi sviene alla vista dell'ago.
Le zone più dolore sono: viso, ginocchia, ascelle, parti del braccio immediatamente vicine, i due lati del torace e del tronco, basso ventre e glutei.
Le zone meno dolorose sono: parte esterna delle braccia, parte alta della schiena, polsi, pettorali e parte bassa della schiena.
Da tener sempre conto che il dolore dipende sempre dalla soglia personale, abbiamo elencate generalmente quali sono le zone meno dolorose e quali più dolore, ma resta comunque una cosa soggettiva.