Aveva premeditato tutto nei minimi particolari. Luigi Capasso, l'appuntato dei carabinieri che mercoledì ha sparato alla moglie Antonietta Gargiulo e ucciso le due figlie Alessia e Martina di 8 e 13 anni e che poi si è suicidato, aveva programmato il suo massacro: a testimoniarlo ci sarebbero alcune lettere e assegni che gli sono stati trovati addosso.
Lettere e assegni erano indirizzate ai fratelli e ai genitori, scritte di suo pugno: in esse Capasso spiega il perché della sua decisione di ammazzare la sua famiglia, e dà indicazioni precise su come ripartire l'eredità, la casa coniugale, i risparmi, e persino come pagare i funerali.
Intanto Antonietta, 39 anni, è stata ieri sottoposta a intervento chirurgico maxillo facciale all'ospedale San Camillo di Roma: a quanto si apprende da fonti mediche, il decorso post operatorio è buono. La donna si trova ancora in terapia intensiva, è stata sedata ed è in prognosi riservata: non sa ancora ciò che è successo alle sue figlie e al marito.
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