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Agosto 9, 2024

Redazione DonnaWeb

Salute: cosa fare in caso di secchezza e irritazione intima

Secchezza e irritazione vaginale sono due disturbi molto comuni che possono compromettere la salute intima femminile.Queste manifestazioni sono inoltre spesso i sintomi di un'alterazione molto più profonda che, se trascurata o non opportunamente trattata, può ostacolare il naturale benessere quotidiano.

Muoversi sin dai primi sintomi è essenziale per affrontare il problema tempestivamente e adottare le giuste terapie per limitarne la progressione nel tempo.

Secchezza e irritazione intima: quali sono le cause e come contrastarle?

Le patologie a carico della vulva e della vagina sono avvisaglie di un’alterazione della flora batterica che può avere cause di diversa natura.

Secchezza e bruciore, in particolare, sono spesso il sintomo di un disturbo noto come atrofia vaginale, un problema molto frequente nella popolazione femminile, che si verifica a causa della fisiologica riduzione nella produzione di ormoni che sopraggiunge in menopausa, dopo il parto, con l'allattamento o per effetto di anticoncezionali o terapie ormonali antitumorali o, ancora, per altre cause.

La diminuzione del tasso estrogenico può determinare un'alterazione del naturale equilibrio della mucosa vaginale, incrementando il rischio di infezioni e, di conseguenza, i fenomeni di secchezza, irritazione, prurito e bruciore.

Inoltre, con la riduzione dei livelli di estrogeni, si assiste anche a una diminuzione della lubrificazione vaginale, che può causare dolori persistenti durante i rapporti e impattare negativamente sull'intimità.

Naturalmente, è essenziale non trascurare l'importanza di sottoporsi a controlli regolari e, in caso di disturbi, rivolgersi tempestivamente al proprio ginecologo, che saprà individuare le cause del problema e proporre il giusto trattamento.

Infatti, se trattate con la giusta attenzione e un'adeguata terapia, la secchezza e l'irritazione intima connesse a fenomeni di atrofia vaginale possono essere arginate e contrastate efficacemente.

Il trattamento varia in base allo stato della paziente e delle cause che hanno determinato l'alterazione e può prevedere sia l'applicazione di creme e ovuli a base di estrogeni sia di trattamenti naturali atti a limitare, a livello locale, gli effetti connessi alla produzione di estrogeni.

Le soluzioni naturali, in genere indicate alle pazienti che non possono o che non desiderano seguire una terapia di tipo ormonale, basano la loro azione su sostanze funzionali completamente naturali la cui attività mucoadesiva e a lento rilascio dei principi attivi, oltre a contribuire al ripristino e al mantenimento del pH fisiologico dell'ecosistema vulvovaginale, favorisce il naturale riequilibrio della flora batterica, esercitando al contempo anche un'azione lubrificante, idratante, lenitiva e antinfiammatoria, utile a donare sollievo da dolore e irritazione.

  L'importanza dell'igiene per combattere secchezza e irritazione intima

Oltre alle alterazioni del tasso estrogenico, l'ambiente vaginale è costantemente minacciato anche da molti fattori esterni quali l'utilizzo di biancheria sintetica o indumenti attillati, l'impiego di assorbenti poco traspiranti, ma soprattutto un'igiene intima basata su detergenti aggressivi o non adeguati alle esigenze o all'età.

Una detersione ottimale, infatti, è il primo passo per mantenere inalterato il pH dell'ambiente vaginale e proteggersi da tutti quei fattori che possono influenzarne il naturale equilibrio.

Un nuovo concetto da sviluppare: la skincare quotidiana della zona vulvovaginale

Una pratica che sempre più spesso viene consigliata dagli specialisti medici è la skincare quotidiana vulvovaginale, cioè il prendersi cura ogni giorno della zona genitale esattamente come si fa con la cura del viso.

Allo stesso modo, la sera, prima di andare a dormire dopo aver effettuato la detersione del viso e l’applicazione di sieri e creme da notte, viene consigliato di applicare in tutta la zona vulvovaginale sostanze totalmente naturali che tendano a mantenere sane, idratate e ben lubrificate la pelle, gli epiteli e le mucose, così da donare benessere e salute e prevenire proprio tutti i fastidi della distrofia o dell’atrofia vulvovaginale.

In tal senso, ti consigliamo di valutare l'uso di un gel intimo come Lovidra, un siero ecodermocompatibile per la skincare vulvovaginale che, grazie alla presenza della vitamina E e dell’acido ialuronico a tre pesi molecolari, si contraddistingue per un effetto idratante, nutriente, tonificante e lubrificante.

L'impiego di un siero intimo ecodermocompatibile e naturale rientra in quelle buone abitudini di cura e prevenzione quotidiana che possono contribuire a preservare lo stato della mucosa vulvovaginale e ritardare, se non scongiurare, la naturale evoluzione di moltissime alterazioni.

L'acido ialuronico, che in diverse combinazioni con l'acido lattico, la vitamina E, l'aloe vera, l'olio di tea tree, l’olio di crusca di riso, etc. oggi trova spazio in molti gel e sieri per la cura quotidiana delle aree vulvovaginali, è tra le sostanze più impiegate contro secchezza e irritazione intima, grazie soprattutto alla sua capacità di idratare, nutrire e lubrificare i diversi tessuti dell’organismo.

Inoltre, dà elasticità e tonicità contribuendo a stimolare la produzione di collagene ed elastina e, se inserito all'interno di una routine quotidiana, può donare un sollievo intimo duraturo.

 

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