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Febbraio 23, 2022

Redazione DonnaWeb

Robot aspirapolvere: come selezionare il modello migliore per la propria casa

robot aspirapolvere sono elettrodomestici di dimensioni compatte che rappresentano un valido aiuto per lo svolgimento delle faccende domestiche e, in modo particolare, per le pulizie di casa. Ne abbiamo parlato con il team di Migliori Robot (migliorirobot.it), il sito che recensisce i robot aspirapolvere e lavapavimenti migliori.

Come è fatto un robot aspirapolvere?

Di forma circolare, questo dispositivo nella maggior parte dei casi dispone di una base di ricarica che, in alcuni casi, serve anche come contenitore all’interno del quale può essere svuotato il serbatoio. È proprio grazie alla forma circolare che il robot è in grado di muoversi con la massima facilità fra i locali e in tutti gli ambienti in cui deve operare. D’altra parte, le dimensioni compatte fanno sì che questo elettrodomestico riesca a raggiungere senza problemi anche gli angoli più nascosti e i punti, per così dire, più ostici. Il meccanismo di funzionamento dei robot aspirapolvere non cambia da un modello all’altro: il loro compito è sempre quello di aspirare la polvere per pulire in autonomia il pavimento.

Ma che cosa cambia fra un aspirapolvere normale e un robot?

Il fatto è che gli aspirapolveri classici per poter funzionare necessitano della presenza di un operatore che li maneggi, li gestisca e li controlli: insomma, non sono in grado di pulire in modo autonomo. Questa è la differenza più significativa rispetto ai robot aspirapolvere che, al contrario, vantano un livello di autonomia molto elevato, in virtù della tecnologia smart di cui sono muniti. Ovviamente la tecnologia può essere più o meno avanzata a seconda del modello, ma il principio non cambia. Ci sono anche robot aspirapolvere che lavano il pavimento o che addirittura rilasciano del profumo nell’ambiente.

Come fa una persona a capire qual è il miglior robot aspirapolvere su cui puntare?

Dipende dalle esigenze personali. Per esempio, ci sono modelli di fascia alta che riescono a mappare l’ambiente con delle telecamere o usando la tecnologia laser, e questo permette loro di memorizzare il percorso che dovrà essere coperto nelle occasioni successive. Altri modelli si caratterizzano per tecnologie meno avanzate, e quindi non dispongono della mappatura in memoria: in ogni caso hanno la capacità di rilevare i dislivelli o gli ostacoli in cui si potrebbero imbattere grazie al funzionamento di specifici sensori. Per tornare alla vostra domanda, quindi, bisogna tenere conto delle necessità individuali, ma anche delle caratteristiche della casa e, ovviamente, del budget che si è disposti a investire.

Potete darci qualche dettaglio in più?

Volentieri, anche perché gli aspetti di cui bisogna tenere conto non sono pochi. Per esempio, per scegliere il robot aspirapolvere è necessario badare alla durata della batteria, che incide sulla sua autonomia e che deve essere considerata in base all’ampiezza della superficie che si dovrà pulire. Un altro fattore non trascurabile è quello relativo al tipo di superficie: infatti ci sono pavimenti che richiedono una delicatezza più accentuata, mentre in altri casi per una pulizia ottimale serve una potenza di aspirazione decisamente elevata. I vari modelli presenti sul mercato, poi, si distinguono per le caratteristiche del serbatoio e della base, per le modalità con le quali la casa viene mappata, per le funzionalità smart e per il controllo da remoto.

Come funziona la mappatura della casa?

Si tratta di una funzione che nella maggior parte dei casi è disponibile unicamente per i modelli che rientrano in una fascia medio alta di prezzo; essa è in grado di garantire standard di sicurezza più elevati e una maggiore precisione della navigazione del dispositivo. La mappatura presuppone il ricorso a una tecnologia all’avanguardia, che dal punto di vista pratico è possibile grazie a telecamere o a laser che permettono di rilevare la presenza di mobili e, più in generale, di ostacoli. In genere i modelli che propongono la mappatura possiedono una torretta centrale che ospita il rilevatore, e riescono a mappare un intero appartamento anche nel caso in cui esso si sviluppi su due o più piani. La memoria della mappa fa sì che il robot sappia dove andare e quali punti evitare. Ma c’è un altro vantaggio che caratterizza la tecnologia di mappatura: essa, infatti, consente di scegliere se pulire solo alcuni punti della casa o se far lavorare il robot in tutto l’appartamento. Basta gestire i dettagli dall’app e il gioco è fatto.

Quindi i robot che non offrono la mappatura devono essere evitati?

Quel che è certo è che si tratta di modelli caratterizzati da una maggiore semplicità: è vero che costano meno, ma è altrettanto vero che le loro performance sono, in un certo senso, sproporzionate. È chiaro che quando non si ha a disposizione un budget infinito non si può far altro che puntare sui robot senza mappatura, che in ogni caso riescono a pulire la casa in maniera più che soddisfacente, e che sono muniti dei sensori.

E i robot che lavano i pavimenti come operano?

In questo caso ci sono due serbatoi: uno destinato a contenere la polvere che viene aspirata e uno necessario per l’acqua. In dotazione con il dispositivo viene fornito un panno apposito, grazie a cui si può lavare per terra. I modelli più evoluti riescono addirittura a strofinare con forza, così da rimuovere perfino le macchie più resistenti. Un aspetto da valutare è, quindi, quello della capacità del serbatoio, che in linea di massima va da un minimo di 250 a un massimo di 500 ml.

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