Per fortuna per Luisa c'è stato il lieto fine: la bimba di 5 anni è stata salvata grazie alle cure sperimentali all'ospedale Santobono di Napoli.
Luisa è stata colpita dal Covid circa un mese fa, ed è viva grazie al pronto intervento dei medici del Santobono di Napoli. Ecco i fatti raccontati dal Dott. Vincenzo Tipo, il direttore dell’Unità operativa di pronto soccorso.
Luisa contrae il corona virus insieme con tutta la famiglia ma per fortuna è asintomatica e tsi negativizza quasi subito. E riprende la vita di sempre: esce, gioca, si diverte ed è di nuovo felice. Ma si tratta putroppo di una una felicità di breve durata in quanto dopo circa tre settimane, la piccola presenta febbre altissima, cefalea, congiuntivite ed un violento dolore addominale: peritonite. Viene trasferita in sala operatoria.
E' stato un medico a decidere di non operarla e di trasferirla al Santobono. Non è convinto della diagnosi di peritonite c’è qualcosa che non quadra. Nel momento in cui la bambina giunge al Santobono le sue condizioni sono già gravi. I dubbi si sciolgono con gli esami, le radiografie, le ecografie, le visite specialistiche. La bambina è affetta da Mis-C, ossia “sindrome infiammatoria multisistemica correlata al Covid”. Le terapie convenzionali sembra non sortiscano alcun effetto. La bimba peggiorava ed il suo cuore inizia a dare segni di sofferenza.
L'unica speranza per non arrivare alla rianimazione è tentare la terapia “off label” ossia l’impiego di farmaci al di fuori delle condizioni autorizzate dagli enti predisposti siamo a un passo dalla rianimazione. La madre della bimba firma il consenso, il farmaco in breve tempo arriva in reparto, viene somministrato e al mattino la bimba è sfebbrata.
Inzia la lentissima ripresa, la bimba riprende a mangiare, a interagire e guarisce. Come Luisa, altri bimbi si sono trovati nella stessa situazione, per aver contratto il Mis-C.