Psicologia

Quando lo shopping compulsivo diventa patologia

Lo shopping compulsivo è un disturbo psichico che fa parte delle nuove dipendenze, ovvero quegli atteggiamenti patologici legati allo stile di vita moderno.

Se all’inizio si pensava che questo disturbo colpisse solo le donne, oggi la scienza ha dimostrato che si manifesta anche negli uomini, specialmente tra i 30 e i 50 anni.

Si tratta prevalentemente di soggetti che presentano problemi di ansia, scarsa autostima, carenze affettive, solitudine.

Nelle persone affette da questo disturbo, la necessità di comprare diventa ossessiva, trasformandosi in reale compulsione.

La compulsione è un comportamento incontrollabile che spinge a compiere delle azioni per placare, seppur momentaneamente, alcuni stati d’ansia.

Lo shopping compulsivo è una vera e propria dipendenza che porta chi ne è affetto a non controllare i propri acquisti, provando un senso di soddisfazione per il solo fatto di spendere.

Nella maggior parte dei casi le persone affette da shopping compulsivo acquistano cose inutili e alcune volte, rendendosene conto, possono sentirsi in colpa.

Alcuni campanelli d’allarme

Ecco i sette segnali studiati dalla dottoressa Andreassen dell’Università di Bergen: la presenza di almeno 4 di questi indizi permette di distinguere uno shopper compulsivo da un semplice amante dello shopping.

1-Il desiderio incontrollabile di  acquistare cose inutili e non necessarie, è talmente forte da influire in modo negativo sui rapporti familiari, lavorativi e sociali.

2-Più si compra più ci si sente soddisfatti.

3-Il pensiero di comprare è costante.

4-Se per qualsiasi motivo non si può fare shopping, ci si sente male.

5-Si fa shopping per migliorare il proprio umore.

6-Il proprio stato di salute è compromesso dall’impulso irrefrenabile di acquistare qualcosa.

7-Tutti i propositi di comprare meno falliscono.

Come combattere lo shopping compulsivo

Se si pensa di essere affetti da shopping compulsivo, è consigliabile adottare alcune strategie per combattere l’impulso, ad esempio consegnare le proprie carte di credito a una persona cara, ridurre il proprio budget o esporre gli oggetti acquistati per rendersi conto della loro inutilità oltre che del costo complessivo.

È molto utile, infine, rivolgersi a uno psicologo per seguire un piano terapeutico personalizzato, poiché esistono diverse forme di shopping compulsivo.

Alessandro Giordano

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Alessandro Giordano

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