La pasta è forse il piatto più conosciuto al mondo e anche uno dei più consumati. Questo alimento fa parte della dieta di milioni di persone, in ogni parte del globo, ma il suo regno è uno solo: l’Italia.
Tralasciando quella che è la controversa origine della pasta, che alcuni collegano addirittura a Marco Polo, quello che è certo è che l’Italia è il luogo dove se ne consuma di più e dove è possibile trovare ogni tipo di formato, ma soprattutto ogni condimento possibile.
Però ci sono delle ricette che rappresentano davvero dei capisaldi della cucina italiana e sono l’espressione diretta della tradizione culinaria delle regioni da cui provengono.
Ad ogni regione la sua pasta
È il caso, ad esempio, dei tortellini, orgoglio della cucina emiliano-romagnola e protagonisti indiscussi di quella nazionale. Secondo fonti storiche, questo tipo di pasta, risale addirittura al XII secolo ed era già talmente diffusa e apprezzata da meritare persino una citazione da Boccaccio nel suo Decameron.
La tradizione emiliana, contempla un unico tipo di cottura per il tortellino, quella con il brodo, sia di carne che di verdure. Ma per chi vuole “esagerare”, l’ideale è condirli con la panna.
Viva la panna
La ricetta dei tortellini alla panna, pur non essendo legata alla tradizione regionale emiliana, è comunque contemplata anche dai “puristi”, che fanno riferimento alla donna che li inventò, Cesarina Masi “La Cesarina”, la quale, nel 1947, propose un’alternativa alla classica preparazione in brodo e la sua variazione in breve tempo diventò popolare in tutta Italia e nel mondo.
Al centro di una lunga “contesa”, che vede protagonista la panna, c’è poi anche un altro piatto che, pur non essendo strettamente legato alla cucina nazionale, è entrato di diritto nella tradizione ed è certamente una delle ricette più amate a livello mondiale. Parliamo della pasta alla carbonara.
Ma cosa c’entra la panna? È presto detto. Nel 1960, la ricetta della carbonara con la panna apparve per la prima volta in un libro intitolato “La Grande Cucina”. In questo volume, gli autori, suggerivano l’aggiunta di qualche cucchiaiata di panna fresca per rendere la pasta più cremosa. Ma, anche in questo caso, i “puristi” sono intervenuti, riproponendo però quella che è senza alcun dubbio la ricetta originale, che contempla unicamente guanciale, tuorlo d’uovo e pecorino, aggiunto rigorosamente alla fine.
La Penisola dei sapori
Ma il guanciale è il protagonista assoluto anche di un’altra ricetta molto famosa e che è legata a doppio filo al territorio da cui proviene, tanto da prendere il nome dal Comune dove è nata, Amatrice. Parliamo, ovviamente, della pasta all’amatriciana. Guanciale di Amatrice, pelati e pecorino, pochi e semplici ingredienti per una ricetta tra le più antiche e apprezzate della cucina italiana.
Più recente, ma non per questo meno amata, è la pasta al pesto, un sugo anch’esso legato alla storia e alla tradizione della regione da cui proviene: la Liguria, una terra famosa per l’incredibile varietà di erbe aromatiche, coltivate fin dal Medioevo.
Ad ogni regione la sua pasta, dunque, e ad ognuno la sua ricetta del cuore, e se viene aggiunta una piccola “variante”, poco male: la pasta è buona sempre, in qualunque modo la si cucini.