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Settembre 26, 2020

Redazione DonnaWeb

Ovaio policistico: di cosa si tratta, come si interviene

L’ovaio policistico è una sindrome di cui soffre un numero significativo di donne. La condizione porta alla formazione di un elevato numero di piccole cisti all’interno delle ovaie. I sintomi correlati a questa sindrome sono vari, più o meno accentuati a seconda del singolo soggetto e del numero di cisti presenti nell’ovaio.

I sintomi dell’ovaio policistico

I sintomi tipici della sindrome dell’ovaio policistico sono essenzialmente tre: assenza di mestruazioni, aumento del peso, varie zone del corpo che presentano peluria eccessiva. Parlando in termini tecnici l’assenza di mestruazioni viene definita amenorrea, la peluria eccessiva è indicata come irsutismo. Tutti i sintomi cono correlati al mal funzionamento delle ovaie; il risultato è una errata produzione di ormoni e una mancanza di ovulazione. Come abbiamo detto, tali sintomi si presentano in forma variabile, a seconda del soggetto che si prende in esame. Chi soffre di ovaio policistico però li manifesta tutti e tre almeno per un certo periodo della propria vita. Questo fatto è dovuto al differente sviluppo delle cisti, la cui presenza massiccia porta a notevoli squilibri ormonali e alla resistenza insulinica; nei soggetti in cui le cisti dell’ovaio sono in numero minimo, o di piccole dimensioni, i sintomi possono presentarsi anche solo saltuariamente.

Le cure per l’ovaio policistico

Oggi grazie alla ricerca esistono vari metodi per risolvere la maggior parte dei sintomi correlati all’ovaio policistico. Già in tenera età aumentare l’attività fisica è già un primo passo: si limita l’aumento di peso e si ristabilisce la corretta risposta all’insulina. Anche il ricorrere a diete, da stabilire con un dietologo professionista, è un buon modo per ridurre alcuni dei sintomi dell’ovaio policistico; in particolare il medico può anche consigliare alla paziente farmaci che favoriscono l’ovulazione e stimolano la corretta produzione di ormoni. Esistono anche integratori che possono aiutare nel trattamento di questa condizione, come ad esempio Kirocomplex, a pase di inositolo, vitamine e Sali minerali.

L’ovaio policistico e la fertilità

Una buona parte delle donne affette da ovaio policistico ottiene la corretta diagnosi recandosi dal proprio ginecologo. La maggior parte di queste lo fa a causa della mancanza del ciclo mestruale, o della sua completa imprevedibilità. Si deve però ricordare che la sindrome dell’ovaio policistico può portare all’infertilità, non si tratta però di una condizione sempre presente, e neppure di una situazione definitiva. Esistono varie tipologie di farmaci che consentono di stimolare l’ovulazione, rendendo possibile anche nella donna con ovaio policistico l’avere figli. Chiaramente questo tipo di trattamenti si devono effettuare sotto stretto controllo medico.

Quando rivolgersi al ginecologo

La sindrome dell’ovaio policistico tende a manifestarsi già in giovane età, in concomitanza con il menarca. Proprio durante la pubertà si cominciano a formare le prime cisti che, come abbiamo visto, tendono a portare alcuni specifici sintomi, ma in forme che si diversificano ampiamente da soggetto a soggetto. Nel caso in cui, già in età prepuberale, si mostrino un accentuato irsutismo e l’aumento di peso, è importante recarsi subito dal ginecologo, in maniera da intervenire sin dai primi cicli mestruali.

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