Tenere al coperto il proprio veicolo in caso di inutilizzo è importante per evitare che si danneggi a causa delle intemperie come forte vento, temporali e grandine.
Al giorno d’oggi, la protezione può essere assicurata anche nel caso in cui nel giardino del proprio outdoor non sia presente un garage. Si può infatti valutare di installare un carport, così da evitare di intraprendere i lunghi e talvolta dispendiosi lavori di muratura.
Tra i numerosi modelli al giorno d’oggi disponibili sul mercato, uno dei più apprezzati è senza dubbio il carport a tetto piatto, una soluzione dal design essenziale, geometrico e moderno, in grado di integrarsi al meglio in qualsiasi ambiente.
Indice:
Quali permessi per installare un carport a tetto piatto?
Per installare un carport a tetto piattoè necessario ottenere una serie di permessi nel caso in cui si tratti di una struttura permanente, dunque non rimovibile, o che vada ad alterare il paesaggio urbanistico.
Nel dettaglio, si tratta di autorizzazioni come la SCIA Edilizia, la CILA e il permesso di costruire.
Naturalmente, questo iter burocratico può essere seguito direttamente dalla ditta a cui ci si rivolge per l’installazione, motivo per cui è importante fare affidamento ad aziende di riferimento del settore, come per esempio Akena Italy, attiva nel campo da oltre 40 anni. In questo modo, è possibile assicurarsi che ogni operazione venga effettuata con tempistiche rapide e nel pieno rispetto della normativa vigente.
Come configurare un carport a tetto piatto
Affidandosi alle migliori realtà del settore, è possibile configurare un carport a tetto piatto personalizzando numerosi elementi.
La tettoia, innanzitutto, può essere realizzata ricorrendo a diversi materiali, in base alle necessità specifiche. Quando si desidera una schermatura totale, per esempio, è possibile ricorrere a pannelli isolanti oppure in policarbonato. In alternativa, se si preferisce far filtrare la luce naturale si può optare per il vetro, che respinge i raggi UV e permette di usufruire di una vista panoramica.
Per quello che riguarda le modalità di installazione, invece, è possibile scegliere tra modelli addossati, che sfruttano il supporto di una delle pareti dell’abitazione, e autoportanti, che possono essere disposti in qualsiasi punto del giardino.
I pali di sostegno, infine, possono essere arricchiti di grondaie, così da far defluire al meglio l'acqua piovana in eccesso. Lo scarico alla base può essere rifinito da motivi decorativi diversi, al fine di restituire un gradevole effetto visivo.
Quanta manutenzione richiede un carport a tetto piatto?
La manutenzione del carport a tetto piatto dipende innanzitutto dal materiale di cui si costituisce la struttura. Proprio da questo elemento, infatti, vengono determinati tipi di prodotti da utilizzare e quali interventi effettuare per la pulizia.
Senza dubbio, uno dei materiali che permette di ridurre al minimo la manutenzione è l’alluminio, che per le sue proprietà intrinseche non è soggetto a ossidazione e necessita soltanto di essere spolverato per mezzo di una spazzola morbida o di un panno in microfibra.
Consapevole di questo, Akena Italy realizza tutte le sue strutture in alluminio termolaccato, che si contraddistingue per la robustezza, la leggerezza e un’elevata durevolezza.
Come illuminare un carport a tetto piatto?
Per parcheggiare il veicolo in modo agevole anche nelle ore serali è possibile valutare di dotare il carport di un apposito sistema di illuminazione.
Akena Italy, per esempio, mette a disposizione la possibilità di inserire nella struttura dei faretti al led dimmerabili, così da poter regolare l’intensità della luminosità a proprio piacimento.
Questa soluzione, inoltre, si contraddistingue per un consumo energetico piuttosto contenuto, un aspetto che permette di usufruire di bollette più leggere e produrre meno emissioni di CO2, andando così a impattare meno anche sull’ambiente.