In passato essere scelti come padrino o madrina per il battesimo di un bambino era un grande onore, perché essere un “compare” o una “comare” e avere un “figlioccio”, vuol dire prendersene cura per tutta la vita e accompagnarlo in ogni istante del suo percorso, proprio come uno di famiglia.
La stessa cosa vale per il battezzato, il rispetto che si dava al padrino è lo stesso che si dava al genitori, ed era un qualcosa che non c’entrava niente con il denaro, era solo onore e riconoscenza, qualcosa di simile all’amore e alla fede.
Oggi, invece, i genitori scelgono i padrini in base a sentimenti di amicizia o relazioni molto strette, oppure in base alla loro disponibilità economica, una scelta che ha poco a che vedere con la spiritualità del cristianesimo.
Si tratta di relazioni che si esauriscono, padrini e madrine che spariscono per anni o per sempre dalla vita del bambino, dimenticandosi della missione che avevano ricevuto.
Si consiglia, che il padrino di battesimo sia poi lo stesso della cresima, perché la figura del padrino deve essere una responsabilità a tempo indeterminato, una vera missione.
Papa Francesco ha detto:
“Cari genitori, padrini e madrine, se volete che i vostri figli siano veri cristiani, aiutateli a crescere “immersi” nello Spirito Santo. Cioè nel calore dell’amore di Dio, nella luce della sua Parola. Non dimenticate quindi di invocare spesso lo Spirito Santo, ogni giorno”.
Fonte: www.lalucedimaria.it e http://liberofamily.altervista.org/