Molto spesso quando si sente parlare di chirurgia estetica femminile si nominano gli interventi di mastoplastica e mastopessi. Queste due operazioni si accomunano per la parte del corpo della donna che vanno a migliorare, ovvero il seno, ma non hanno gli stessi obiettivi.
Entrambe possono avere uno scopo funzionale e/o estetico, ma prevedono tagli e modellamenti completamente differenti.
Indice:
Differenze tra mastoplastica e mastopessi
Non tutti i professionisti del settore sono capaci di proporre entrambi gli interventi, proprio a causa del fatto che per essere portati a termine è necessario seguire delle procedure completamente diverse. È proprio il chirurgo, davanti ad un seno problematico a dover essere in grado di consigliare la paziente su quale operazione è la più indicata per il caso che ha di fronte. A tal proposito, il chirurgo plastico a Roma Antonio Ottaviani ad esempio vanta un vasto assortimento di interventi chirurgici, sia riguardanti il seno che non. Saper portare a termine più interventi da modo al paziente di sentirsi più compreso e di ricevere al 100% il trattamento desiderato, senza accontentarsi di rimedi parziali o non in linea con le proprie aspettative.
La differenza basilare che intercorre tra mastoplastica additiva e mastopessi è che la prima prevede l’inserimento di protesi, in modo da rendere il seno più definito, tonico e voluminoso (se lo si desidera), la mastopessi invece tende a creare un effetto “lifting” sulla zona del seno e del decolté, risolvendo quindi la ptosi del seno e correggendo anche vari inestetismi. Con entrambi gli interventi la forma del seno migliora, ringiovanisce e appare più piena, ma solo nella mastoplastica è obbligatorio l’utilizzo di protesi.
La mastoplastica è quindi indicata quando si vuole aumentare il volume del seno o ripristinare la sua forma iniziale dopo uno svuotamento dovuto da una dieta o da una gravidanza.
La mastopessi, anch’essa comune dopo gravidanze e dimagrimenti è più indicata per chi ha sufficiente tessuto spugnoso e pelle da rimodellare. Solo se il chirurgo lo ritiene utile, si può optare per l’inserimento aggiuntivo delle protesi e a questo punto si parla di mastopessi additiva.
Protesi per il seno – Come sono fatte?
La forma delle protesi cambia a seconda dei casi, così come il materiale di cui sono fatte.
Le protesi possono avere:
- Involucro in silicone con dentro soluzione salina.
- Involucro in silicone con dentro gel di silicone
- Struttura in propilene, definita anche protesi a laccio, la quale consente al cliente un aumento del seno anche in fase post-operazione.
La tipologia più gettonata è sicuramente quella al 100% di silicone, che può avere forma tonda, paragonabile a una mezza sfera, avente il punto di massima proiezione al suo centro oppure anatomica, simile ad una goccia, la cui massa si concentra sulla parte bassa. Quest’ultima protesi viene ritenuta quella più “naturale”, cioè capace di riprodurre fedelmente la forma a pera del seno.