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Novembre 26, 2019

Redazione DonnaWeb

Mastoplastica a Roma: tutto quello che c’è da sapere

La chirurgia plastica è una delle branche della medicina che sta crescendo maggiormente grazie anche ai passi in avanti fatti dalla medicina in questo settore. Sono sempre di più, difatti, coloro che si affidano alla chirurgia estetica per risolvere inestetismi ed altri problemi, non sempre legati solo all’estetica ma anche questioni legate a patologie o incidenti.

Tra gli interventi estetici più richiesti figura la mastoplastica, un intervento rivolto al seno e chiamato ad aumentarne o ridurne il volume oppure a riportarne la tonicità ad uno stato ottimale.

Interventi di mastoplastica a Roma

La città eterna figura tra i centri con maggiore concentrazione di interventi di mastoplastica; per richiedere un consulto ed effettuare un intervento di mastoplastica a Roma bisogna rivolgersi a centri specializzati e professionali, capaci di valutare al meglio le necessità ed intervenire di conseguenza. Uno dei maggiori esperti della città è il dottor Fabio Abenavoli, specialista in chirurgia addominale e chirurgia plastica che ha maturato una lunga esperienza in diversi centri di eccellenza di tutto il mondo. Specializzato anche in otorinolaringoiatria e chirurgia maxillofacciale, il dott. Abenavoli ha costruito una equipe di medici specialisti nei vari settori della medicina al fine di garantire risultati ottimali ai pazienti ed uno stato di benessere ottimale.

Tipi di interventi

La mastoplastica additiva è, sicuramente, uno degli interventi più richiesti e consiste nell’aumento del volume del seno mediante l’inserimento di protesi sotto la ghiandola mammaria. L’intervento può essere effettuato anche inserendo la protesi sotto il muscolo; operazione più complessa e che richiede un tempo maggiore per l’intervento. La mastoplastica riduttiva, invece, ha lo scopo di intervenire sulla riduzione delle dimensioni del seno, nel caso in cui quest’ultimo costituisca un problema per la paziente. Dimensioni del seno eccessive, difatti, possono condurre anche a problemi a carico della colonna vertebrale per cui sovente, in questi casi, si opta per la riduzione delle dimensioni. Per quanto riguarda la mastopessia, l’obiettivo primario è quello di intervenire su seni che hanno perso la tonicità naturale e che abbia assunto caratteristiche rilassate e cadenti; è spesso associato alla mastoplastica additiva con la quale condivide molti aspetti. Infine, la mastoplastica ricostruttiva si pone l’obiettivo della ricostruzione del seno dopo interventi chirurgici o incidenti che hanno implicato la rimozione del seno.

Le fasi dell’operazione

Il primo passaggio è quello di recarsi da uno specialista e chiedere un consulto. Il primo incontro, solitamente, è di carattere valutativo e non comporta costi. Lo specialista, in questo primo incontro valuta la situazione della paziente controllando, in base alle richieste, le dimensioni del seno, l’areola ed i capezzoli, illustrando il tipo di intervento da fare e mostrando i risultati possibili. Gli interventi durano, solitamente, circa un’ora mentre il decorso operatorio è di 48 ore di riposo assoluto. In genere, dopo 4/5 giorni si può riprendere regolarmente l’attività lavorativa e ritornare ad una vita normale.

Quanto dura una protesi al seno

Le protesi al seno possono essere di diversi materiali. Nel tempo, il silicone si è dimostrato il più resistente e longevo, tanto che la maggior parte dei medici specialisti fa ricorso a questo materiale. La durata media delle protesi è intorno ai 12/15 anni, dopo di che solitamente si procede ad un controllo ed alla sostituzione delle stesse. I rischi che le protesi possano rompersi prima sono limitati a percentuali bassissime e comunque non insorgono prima di 10 anni. Esistono, in ogni caso, metodi sofisticati e affidabili per verificare lo stato delle protesi e dunque monitorare costantemente ogni fase della vita del nuovo seno.

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