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Marzo 21, 2019

Redazione DonnaWeb

Lo hanno gettato nella spazzatura perchè nato diverso - 3 anni dopo sembra un altro bimbo

L'arrivo e la nascita di un bambino sono una benedizione per ogni famiglia. Sfortunatamente, quando il bambino nasce con qualche tipo di disabilità o condizione medica, alcuni genitori, sia per ignoranza, a causa della reale incapacità di prendersi cura del bambino, decidono di liberarsene e abbandonarlo al proprio destino.

Sarah Con è una specialista in terapia ricreativa e ha deciso di trasferirsi ad Haiti per dedicarsi, a tempo pieno, alla cura di bambini che soffrono di qualche tipo di disabilità e vivono in una situazione precaria.

Un giorno, all'ospedale dove lavorava Sara, si scontrò con una donna con una bambina in braccio, qualche istante dopo trovò la bimba una discarica. I suoi genitori biologici l'avevano abbandonata perchè affetta da  idrocefalia.

È una condizione caratterizzata dall'accumulo di una quantità eccessiva di liquido cerebrospinale nel cervello. Normalmente, questo fluido protegge e ammortizza il cervello. Tuttavia, troppo liquido esercita una pressione dannosa su di esso.

 Senza pensarci due volte decise di adottare la bambina, che chiamò Nika.

Quando i medici la informarono che la bimba rischiava di morire in qualsiasi momento, Sarah crollò e divenne triste per alcuni giorni, ma la sua determinazione e il desiderio di migliorare la vita della bambina erano più forti. "Ero determinata, avrei lottato per la vita di Nika".

"Il più delle volte penso positivo, credo fermamente e con tutto il cuore nel  futuro di questi bambini e nelle loro potenzialità. E ho intenzione di combattere per questo!", ha detto.

Ora,  dopo tre anni dal loro primo incontro, madre e figlia vivono insieme in Louisiana, negli Stati Uniti, in una casa inondata di amore.

"È molto difficile esprimere a parole come ci si sente a sapendo che per lei ogni momento potrebbe essere l'ultimo", ha confessato Sarah.

Nonostante le avversità che la coppia affronta ogni giorno, grazie alla cura e all'affetto della sua famiglia, la bambina è andata avanti e ha avanzato la sua guarigione. È già in grado di controllare la testa, il tronco, la visione e può socializzare.

Storie come questa ci mostrano la forza e la dedizione a combattere per coloro che vogliono, a prescindere dalle condizioni fisiche o di salute che sono possedute, l'amore può migliorare tutto.

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