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L'incredibile storia dell'escursionista ingoiato da un ippopotamo

Paul Templer, 27 anni, un audace organizzatore di escursioni in kayak sul maestoso fiume Zambesi in Zimbabwe, ha vissuto un'esperienza che avrebbe messo alla prova la sua resistenza e la sua determinazione. Durante una tranquilla serata di ritorno da un'escursione con turisti e assistenti, un violento attacco da parte di un possente ippopotamo ha cambiato la sua vita per sempre.

Quel fatidico momento ha visto una delle canoe sollevarsi improvvisamente nell'aria, travolta dall'ippopotamo. Senza esitazione, Templer ha immediatamente istruito gli altri sull'itinerario sicuro, prima di girare il suo kayak per tentare di raggiungere Evans, un'altra guida, caduto in acqua.

Ma nel tentativo di soccorrere il collega, Paul Templer è stato inghiottito dall'oscurità totale. È come se, all'istante, fosse diventato privo di sensi, senza alcuna consapevolezza del pericolo imminente. Nonostante le sue gambe fossero immerse nell'acqua, il suo torso era stranamente asciutto. Si sentiva intrappolato in una sostanza viscida, con un terribile odore di uova marce che lo avvolgeva e una forte pressione sul petto. Sebbene le braccia fossero imprigionate, è riuscito a liberarle, percependo con il palmo la peluria del muso dell'ippopotamo. Solo allora ha compreso di trovarsi immerso nell'acqua, intrappolato fino alla vita nella bocca dell'animale.

Templer ha raccontato di aver fatto un estremo sforzo per liberarsi e raggiungere la canoa, ma l'ippopotamo ha continuato a lanciarsi contro di lui. Nonostante la reputazione di queste creature come pacifiche, l'aggressività e la ferocia di quell'ippopotamo erano straordinariamente rare. Paul è stato nuovamente aggredito, sollevato in aria, trascinato sott'acqua. Gli ippopotami possono vantare una bocca armata con ben 40 denti, tra cui sei incisivi e due canini, che possono raggiungere anche i 50 centimetri di lunghezza. Mentre trattenendo il respiro, Paul ha sentito il suo corpo frantumarsi nella morsa dell'ippopotamo, sperando che l'animale cedesse prima di lui. Fortunatamente, l'ippopotamo ha dovuto emergere per respirare, offrendo a una delle guide la possibilità di recuperare Templer e portarlo a riva. Il suo corpo presentava ferite profonde, un braccio quasi completamente dilaniato e un buco nella schiena da cui si intravedeva un polmone. In ospedale, i medici hanno considerato l'amputazione di entrambe le braccia e una gamba, ma alla fine Paul ha perso solo il braccio sinistro. Nonostante la sua terribile esperienza, continua ad organizzare emozionanti escursioni sul fiume. L'ippopotamo, che le autorità volevano abbattere, è rimasto introvabile.

Redazione DonnaWeb

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