Villaricca. Sono stati momenti da incubo quelli vissuti dalla donna che questa mattina è stata rapinata dell’auto, una Nissan Qasquai, con a bordo sua figlia di pochi mesi. La mamma ha vissuto attimi di paura che difficilmente dimenticherà.
Tutto è cominciato questa mattina, poco dopo le 11. La donna è stata invitata a fermarsi nelle vicinanze della rotonda di Maradona, snodo viario tra Marano, Quarto, Villaricca e Qualiano, con la solita tecnica della “pietra”: un sasso lanciato contro la portiera dai malviventi per simulare un incidente. Accostatasi per accertarsi dell’entità del danno subito, è stata afferrata e scaraventata fuori dall’abitacolo. “C’è mia figlia in macchina!“, avrebbe urlato, ma i due, con il volto travisato da cappellino e occhiali da sole, si sono disinteressati delle rimostranze della vittima, hanno ingranato la marcia e sono scappati via. Per alcuni metri la donna si sarebbe aggrappata alla portiera nel tentativo disperato di fermarli.
A quel punto è cominciato l’incubo. Disperata, la mamma ha chiamato subito i carabinieri. Una pattuglia dei militari della Compagnia di Marano è sopraggiunta dopo pochissimo tempo sul posto, hanno caricato la donna in vettura e sono scattati all’inseguimento della Nissan. Nel frattempo sono state allertate altre pattuglie nella zona. E’ scattata l’allerta: una neonata di pochi mesi sequestrata da due rapinatori, probabilmente armati.
I due malviventi però sentono le sirene suonare all’impazzata tra Qualiano e Villaricca, capiscono che potrebbero avere le ore contate e che è meglio darsela a gambe. Così, nei pressi della rotonda di Candida, dopo una corsa durata circa due chilometri, abbandonano la vettura in strada e si allontanano. Prima, però, si avvicinano ai passanti e fingono di essere semplici testimoni: “C’è una macchina rubata qui, con un bimbo all’interno”. Alcuni negozianti si avvicinano all’automobile abbandonata, si accertano che la bimba stia bene; poi recuperano nell’abitacolo il telefonino della mamma rapinata e chiamano il marito della donna. L’incubo è finito. I carabinieri giungono sul posto e recuperano la vettura e la neonata. Ora è caccia ai malviventi, che potrebbero essere identificati grazie alle immagini di videosorveglianza della zona.
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