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Novembre 7, 2019

Redazione DonnaWeb

La terapia per le apnee notturne

Sono numerosi gli italiani che soffrono di apnee ostruttive notturne; si calcola che circa il 10% della popolazione ne soffra e questo disturbo si può presentare a qualsiasi età. Fattori predisponenti possono essere la presenza di effettive ostruzioni organiche, come ad esempio malformazioni dei seni paranasali, così come l’obesità e il consumo di alcool.

Non esiste una cura farmacologica per questo tipo di disturbi, ma la terapia permette di limitarne l’insorgenza.

Cosa sono le apnee notturne

Si parla di apnee notturne quando un soggetto interrompe il respiro numerose volte nel corso della notte. Alle apnee è associato anche il russamento, così come il sonno disturbato, o la necessità di urinare più volte a notte. Spesso chi dorme vicino a un soggetto affetto da questo disturbi si accorge degli intervalli completamente privi di respiro, a volte associati anche a rumori particolari, che ovviamente nella notte si avvertono più facilmente. Nella maggior parte dei casi, la causa di tali apnee è da correlare ad un eccessivo rilassamento della muscolatura delle vie aeree superiori, cosa che sposta i tessuti molli e li porta ad ostruirle completamente. In tale situazione il soggetto non riesce a respirare, il suo organismo va in deficit di ossigeno ed è sottoposto ad un forte stress.

La cura

Come detto in precedenza, non si può intervenire farmacologicamente contro le apnee ostruttive. Nei casi in cui il disturbo si presenti per problematiche organiche, si interviene a livello chirurgico, ma stiamo parlando di una percentuale abbastanza bassa di soggetti.

Nella maggior parte dei casi la terapia comprende due comportamenti, da associare. Il primo consiste nel diminuire i fattori predisponenti alle apnee, ove possibile; ad esempio, si può perdere di peso, visto che l’obesità favorisce la presenza di apnee, oppure si può rinunciare all’utilizzo di farmaci sedativi per favorire il sonno.

L’altra via passa attraverso l’utilizzo di dispositivi, detti CPAP, che aiutano la respirazione, mantenendo di fatto le vie aeree prive di ostruzioni. Per farlo è sufficiente indossare una maschera, che copre il naso, la bocca o entrambi, e che immette aria a pressione atmosferica al loro interno.

La diagnosi

Esistono oggi strumenti diagnostici che consentono di capire con certezza se si è affetti dalla sindrome delle apnee notturne. Prima di sottoporsi a tali esami è possibile ricorrere a dei semplici test per apnee notturne, disponibili anche online, che permettono di capire se si è soggetti ad apnee. In caso positivo il medico di famiglia potrà inviarci presso un centro per il sonno, dove esistono appositi strumenti che consentono la diagnosi corretta di questo tipo di disturbo.

A tale scopo si utilizza un polisonnigrafo/poligrafo, uno strumento che esamina la qualità del sonno di un soggetto, verificando il tono muscolare, i movimenti, il respiro e così via. Al termine dell’esame sarà possibile valutare, insieme al medico, la necessità di utilizzare ogni notte un dispositivo CPAP, in modo da eliminare il problema. Chi soffre di apnee notturne infatti può essere soggetto, se il disturbo non viene curato, a gravi malattie che affliggono il sistema cardio circolatorio e l’intero organismo.

Realizzato con il supporto di Philips


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