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Dicembre 9, 2019

Redazione DonnaWeb

La resina nell’arredamento: dal piatto doccia al fai da te

La resina è un materiale che da oltre 50 anni viene utilizzato con successo in campo industriale per produrre pavimentazioni e pezzi d’arredo su misura come tavoli, quadri e oggetti artistici di varia natura e più nuovamente anche per il sempre più usato piatto doccia in resina. La grande richiesta del mercato per questo materiale è dovuta alla sua versatilità che lo rende adatto ad un uso eterogeneo, in virtù delle sue proprietà: è un materiale atossico, duttile quindi di facile lavorazione anche in connubio con altri materiali, è di grande impatto estetico e i prodotti che lo incorporano sono leggeri, il che li rende facili da trasportare e montare.

Non c’è da meravigliarsi se le suddette qualità abbiano reso il piatto per doccia in resina un prodotto fortemente ricercato nei negozi dedicati all’arredo della casa, determinando un incremento considerevole dei professionisti specializzati nell’impiego di questo materiale. Se si prende in considerazione il piatto doccia in resina, si può infatti notare che oltre ai pregi sopra elencati si aggiungono anche la facilità di pulizia e riparazione in caso di graffi o danni di diversa entità, per mezzo di appositi kit dedicati, oltre alla capacità di trattenere a lungo il calore; inoltre, se trattato opportunamente, diventa anti-scivolo prevenendo gli infortuni domestici e rendendo il pavimento sicuro soprattutto per bambini e anziani.

Un altro aspetto determinante nel caso si voglia scegliere un piatto per doccia in resina per il proprio bagno, è la capacità di questo materiale di riprodurne altri molto più costosi. Tramite specifiche tecniche di miscelazione e lavorazione si può infatti riprodurre l’aspetto del legno, del marmo (effetto ottenuto grazie alla miscela con graniglia di marmo e molto usato anche nelle pavimentazioni) e dell’ardesia. I più temerari potranno inoltre optare per un piatto da doccia con effetto tridimensionale, che riproduca le pietre dei ruscelli oppure la sabbia, per un bagno zen a stretto contatto con la natura.

Il piatto per doccia in resina può essere montato sia a filo pavimento, che appoggiato sulla superficie come tradizione vuole. La prima opzione, come descritto dal nome, viene posta allo stesso livello del pavimento senza creare alcuna superficie in rilievo, per un effetto ottico di grande eleganza e soprattutto in grado di far apparire il bagno più ampio, in particolare se unito a un box doccia trasparente dalle rifiniture molto sottili e riflettenti. Lo scarico dello stesso colore del piatto doccia è inoltre un’altra notevole caratteristica in grado di creare un effetto mimetico non da poco conto se si vuole ottenere uniformità tra le superfici del bagno.

La pulizia del piatto da doccia in resina a filo pavimento risulta essere inoltre facilitata in quanto grazie alla peculiare disposizione, non permette l’accumulo di acqua negli interstizi, ciò rappresenta un grande punto a favore per contrastare la formazione della muffa. Se invece si desidera optare per il classico piatto per doccia in resina ad appoggio, sì potrà comunque conferire al proprio box doccia un aspetto piuttosto moderno, puntando oltre che sullo spessore molto sottile del piatto, sulla vasta scala cromatica a scelta del consumatore, che va dalle tonalità più chiare come il bianco, a quelle medie come il tortora fino ai colori più scuri come l’antracite.

Per quanto riguarda l’artigianato, si distinguono sia tavoli da pranzo che tavolini da caffè, graziosamente realizzati grazie al connubio tra resina variopinta e legno pregiato quale il legno massello di Teak e il noce, particolarmente sfruttati dalle falegnamerie canadesi che si sono egregiamente distinte per creatività e qualità, così come per l’utilizzo creativo di numerose leghe metalliche meticolosamente modellate. Grazie alla duttilità della resina che penetra facilmente nelle incanalature del legno, si possono ottenere dei design naturali e particolarmente apprezzati. Anche i pavimenti, quando si tratta dell’uso della resina, diventano uniche opere d’arte in quanto questo materiale può incastonare e fare da isolante a vari elementi architettonici e non: famosi sono i pavimenti realizzati per mezzo di monetine incastonate nella resina a formare un innovativo mosaico dall’aspetto industrial chic.

La resina, inoltre, viene spesso impiegata anche per il fai-da-te, per incastonare gli oggetti a proprio piacimento e per creare decorazioni personalizzate per la propria abitazione. Solitamente si utilizza la resina epossidica che è suddivisa in due componenti: la resina e il suo catalizzatore. Affinchè avvenga la catalizzazione della resina in tempi brevi, bisogna mescolare con cura i due elementi in un ambiente con una temperatura a partire dai 25 °C in su, altrimenti la reazione avverrà in tempi maggiori. Per incastonare gli oggetti desiderati, bisogna lavorare per stadi e aspettare che lo strato di resina sottostante si asciughi prima di procedere con lo strato successivo, al fine di evitare la formazione di bolle e imperfezioni. Infine, dopo che la resina si sarà completamente solidificata, si potrà procedere con la levigatura di quest’ultima per un risultato impeccabile.

Che si tratti di un pavimento, di fai-da-te, di oggetti d’artigianato o articoli sanitari, la resina è il giusto compromesso tra qualità, apporto estetico e risparmio economico, su un mercato moderno volto a soddisfare anche i più esigenti consumatori alla ricerca dell’innovazione e del buon gusto.

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