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Settembre 10, 2018

Redazione DonnaWeb

La bella lettera del parroco contro la scritta pro aborto sul muro della chiesa

Una storia triste, si è svolta in zona Corvetto a Milano, periferia della città. Un anonimo ha pensato bene di imbrattare le mura della Chiesa di San Michele Arcangelo e Santa Rita con una scritta rossa, il messaggio è altamente blasfemo. Il parroco, don Andrea Bellò, ha replicato all'autore del gesto con una lettera aperta sul suo profilo Facebook. In poco tempo ha ottenuto apprezzamenti, commenti positivi e condivisioni.

I protagonisti sono il parroco e un anonimo che pochi giorni fa ha imbrattato il muro della parrocchia locale con un contenuto pro aborto. Il sacerdote ha pensato così di pubblicare la foto della scritta su Facebook allegano una lettera indirizzata all'autore del triste gesto.

Don Andrea Bellò scrive una lettera indirizzata al "caro scrittore anonimo di muri", nella quale esprime il proprio dispiacere per il fatto che l'autore non abbia preso esempio dalla madre, "anche tua madre poteva abortirti" gli scrive don Andrea, "ma ti ha donato la libertà, la vita". Ecco la bellissima lettera del parroco.

«Caro scrittore anonimo di muri,
Mi dispiace che tu non abbia saputo prendere esempio da tua madre. Lei ha avuto coraggio. Ti ha concepito, ha portato avanti la gravidanza e ti ha partorito. Poteva abortirti. Ma non l’ha fatto. Ti ha allevato, ti ha nutrito, ti ha lavato e ti ha vestito. E ora hai una vita e una libertà. Una libertà che stai usando per dirci che sarebbe meglio che anche persone come te non ci dovrebbero essere a questo mondo. Mi dispiace ma non sono d’accordo. E ammiro molto tua mamma perché lei è stata coraggiosa. E lo è tutt’ora, perché, come ogni mamma, è orgogliosa di te, anche se ti comporti male, perché sa che dentro di te c’è del buono che deve solo riuscire a venire fuori. L’aborto è il “non senso” di ogni cosa. È la morte che vince contro la vita. È la paura che vince su un cuore che invece vuole combattere e vivere, non morire. È scegliere chi ha diritto di vivere e chi no, come se fosse un diritto semplice. É un’ideologia che vince su un’umanità a cui si vuole togliere la speranza. Ogni speranza. Io ammiro tutte quelle donne che pur tra mille difficoltà hanno il coraggio di andare avanti. Tu evidentemente di coraggio non ne hai. Visto che sei anonimo. E già che ci siamo vorrei anche dirti che il nostro quartiere è già provato tanti problemi e non abbiamo bisogno di gente che imbratta i muri e che rovina il poco di bello che ci è rimasto. Vuoi dimostrare di essere coraggioso? Migliora il mondo invece di distruggerlo. Ama invece di odiare. Aiuta chi è nella sofferenza a sopportare le sue pene. E dai la vita, invece di toglierla! Questi sono i veri coraggiosi! Per fortuna il nostro quartiere, che tu distruggi, è pieno di gente coraggiosa! Che sa amare anche te, che non sai neanche quello che scrivi!
Io mi firmo:
don Andrea»

fonte lettera: avvenire.it

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