Mi recai in ospedale fine Febbraio, il giorno appunto del compleanno di mio figlio, e parlammo con un neurologo, dopo aver guardato bene le ecografie ci disse che l'unica cosa da fare e da provare per il bene della bambina era provare un'operazione al cervello, farla nascere i primi di Marzo con un parto cesareo e operarla subito inserendo un tubicino di drenaggio nel cervello cercando di far uscire fuori l'acqua in più che aveva dentro.
Tornammo dal medico privato che vedere cosa ne pensava lui e ci confermò che la bambina doveva assolutamente nascere prima e non si poteva rischiare un parto spontaneo perchè la pressione sulla testa al momento della nascita poteva peggiorare la situazione.
Ancora più scoraggiata di prima non sapendo più a chi rivolgerci e soprattutto pensando sempre dentro di me che forse tutti questi medici non sapevano che pesci prendere e si sbagliavano (ma era solo una mia sensazione) chiesi al Signore di aprirci uno spiraglio di darmi un pò di pace, fu così che l'indomani mattina mio marito mi suggerì di chiamare la pediatra, la dottoressa che aveva in cura mio figlio e che avrebbe dovuto curare anche la piccola una volta nata.
Mi sembrò subito una buona idea, lei consceva tanti medici, aveva a che fare con tanti neonati, una telefonata in fondo non costa nulla e così la chiamai, le raccontai in poche parole la storia, la dottoressa mi rassicurò e mi disse di parlare con un altro medico che conosceva lei, il neonatologo primario dell'Ospedale Cervello di Palermo, "Signora" disse la pediatra "se c'è qualcosa da fare (e se davvero è da fare) che lo faccia almeno una persona preparata."
Il primo Marzo ci recammo da lui, non sapevo realmente a cosa sarebbe servito.. mi sembrava l'ennesima condanna a morte, ma volevo sperare, convinta che era il Signore che ci aveva condotto fino a lui, il dottore dell'ospedale Cervello invece ci stupì, per la prima volta una notizia positiva, ci disse che erano nati parecchi bambini nelle condizioni uguali a quelli di nostra figlia, il 50% di loro non presentava alcun problema, mentre il restante 50% aveva problemi di udito, di vista ecc. insomma, lui pensava che c'era una possibilità che nostra figlia nascesse sana, l'unica cosa sicura era che avrebbe tardato a camminare a causa dell'apoplasia del verme cerebellare che da in noi l'equilibrio ed essere soggetta a convulsioni in caso di febbre alta.
Mi congedò dicendomi "appena ha le doglie ci vediamo" .... le doglie?? Pensai io, ma la bambina doveva nascere prima e con parto cesareo!! Mi rispose che non c'era alcun bisogno che nascesse prima del dovuto e con parto cesareo specialmente se il primo figlio era nato facilmente in modo naturale senza problemi.
Inutile raccontare che in confronto a quello che avevo sentito dire prima mi sembrava di sognare, ma pensai e convinsi che le parole che il dottore aveva pronunciato in quel momento era come se fosse stato Dio stesso a dirle, mentre lui parlava (sembrerà una cosa ridicola) ricordo il raggio di sole alle sue spalle e il suo viso in penombra, anche quello mi sembrò un segno positivo.