La separazione rappresenta un momento di rottura e di riassestamento della vita familiare: il nucleo classico, composto da madre padre e figli, si divide e uno dei due genitori si allontana.
La gestione della quotidianità post-separazione è difficile e complessa: tutti i membri della famiglia avvertono un cambiamento radicale nel proprio ruolo. Innanzitutto, i genitori sono chiamati a ridefinire e riorganizzare i propri compiti in un contesto relazionale diverso, in cui viene a mancare la dimensione della coppia, sostituita da quella del singolo genitore che si deve far carico di maggiori responsabilità che, a volte, non possono essere condivise con l’altro. A questa ridefinizione di ruoli si aggiunge un bagaglio di emozioni intense, contrastanti e profonde che caratterizzano gli adulti in fase di separazione, come la rabbia, il dolore, il senso di abbandono, il desiderio di vendetta, emozioni così potenti che il più delle volte rischiano di far perdere di vista i vissuti emotivi dei figli e la condizione condivisa dell’essere genitori. Inoltre spesso si fa fatica a parlare ai figli della separazione sia che avvenga in seguito a litigi frequenti o all’improvviso.
E i bambini cosa provano? Anche le loro emozioni sono varie: paura, rabbia, tristezza, colpa ma anche il desiderio di “proteggere” il genitore più debole, il desiderio costante di un ricongiungimento familiare. E poi, quando i genitori continuano ad essere molto conflittuali anche dopo la separazione, i bambini rischiano di vivere dentro di sé un conflitto di lealtà, ossia sentirsi “divisi” a metà, incastrati in una situazione irrisolvibile ed angosciante, in cui prevalgono sentimenti di colpa e la paura di tradire l’altro genitore.
L’esperienza clinica ci porta ad affermare che la frantumazione della famiglia è un evento altamente stressante per un bambino, anche quando i genitori sono concordi e mantengono il proprio ruolo.
Un modo per far esprimere ai bambini i propri sentimenti è quello di utilizzare il Gruppo di Parola, ovvero un gruppo di bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, accomunati dalla medesima esperienza: la separazione dei propri genitori. Attraverso il confronto e la condivisione con i pari, utilizzando strumenti quali il disegno, le letture di libri, i giochi, il bambino può sentirsi libero di esprimersi, senza essere preoccupato di ferire o far soffrire un genitore. In questo modo sarà possibile normalizzare alcuni vissuti legati alla separazione e iniziare un percorso di elaborazione e integrazione delle varie emozioni.
Nel Gruppo di Parola (GdP) si affrontano le problematiche connesse alla separazione con il supporto di due psicologhe specializzate nell’età evolutiva. Il GdP nasce dall’esigenza di ascoltare, accogliere e dare significato ai bisogni dei bambini che, a volte, nella quotidianità non trovano tanto spazio: il bisogno di essere ascoltati profondamente e in modo privo di ambiguità e pregiudizio.
Il bisogno di essere rassicurati dalla presenza di entrambi i genitori, nonostante gli avvenimenti.
Il bisogno di essere informati in modo fruibile a seconda dell’età. Il bisogno di continuare a rapportarsi con entrambi i genitori e le rispettive famiglie d’origine, mantenendo quei legami significativi fondamentali nella formazione dell’identità. Il bisogno di non essere presi in mezzo nel conflitto e sentirsi in dovere di schierarsi da una parte.
Dott.ssa Manuela Vecera
Psicologa Psicoterapeuta
3664152625
v. Giuseppe e Antonio Carle 27- Torino