Il bonus di 80 euro al mese riconosciuto alle famiglie che hanno un figlio, non spetta proprio a tutti i genitori, ma solo ad alcuni che hanno determinati requisiti di reddito.
Il reddito deve essere inferiore a 25 mila euro, non si tratta dell'imponibile riportato ogni anno nella dichiarazione fiscale ma il reddito Isee, un parametro che misura il benessere reale della famiglia, tenendo conto di patrimoni e risparmi. Verrà riconosciuto anche alle famiglie che avranno un figlio tra il 2015 e il 2018.
Il bonus viene dai anche ai figli di cittadini di uno stato membro dell'UE e agli extracomunitari con regolare permesso di soggiorno. Viene concesso anche alle famiglie che adottano un bambino dal prossimo anno in poi, anziché partorirlo naturalmente.
L'indennità spetta per i primi tre anni di vita del figlio, sempre se la nascita o l'adozione avviene tra il 1 gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017 e sarà pari a 960 euro all'anno, 12 rate mensili da 80 euro.
Se il reddito Isee è inferiore a 7.000 euro, il bonus bebè raddoppierà, salendo da 80 a 160 euro al mese, le somme incassate dal genitore contribuiranno al reddito imponibile della famiglia. Non bisogna riportarle nella dichiarazione fiscale annuale.
La domanda dovrà essere presentata all'INPS, o attraverso sindacati o associazioni di categoria; per l'erogazione del bonus, il governo ha stanziato 2oo milioni di euro nel 2015, che arriveranno a 600 milioni nel 2016 e un miliardo nel 2017.
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