I benefici della musicoterapia, a volte basta ascoltare una canzone per stare meglio

 In qualunque posto ci si trovi, avere un sottofondo musicale con una melodia che ci suscita emozioni può davvero cambiare e condizionare il modo di affrontare le situazioni della vita.

Per questo motivo, esiste una vera e propria lista di brani a seconda delle emozioni: ci sono canzoni da non ascoltare in caso di umore nero e altre che invece sono in grado di dare felicità immediata.

Parliamo di musicoterapia, cioè l'utilizzo della musica a scopo terapeutico giornaliero, ottima per donare serenità ai bambini prima di dormire, ma anche una vera e propria cura per patologie più importanti.

“L’impatto di un brano musicale su una persona è molto forte: un tempo veloce può istantaneamente risollevare l’umore mentre uno più lento può inevitabilmente buttarlo giù”

Ma cosa si può fare con la musicoterapia?

  • Gestire le emozioni
  • Dominare le emozioni negative
  • Stimolare la concentrazione
  • Stimolare l'attenzione
  • Dare sfogo alla fantasia

Quando ascoltiamo una canzone si crea uno stato psicofisico che porta anche all'ascolto di noi stessi e ci permette di entrare in contatto con la nostra intimità.

Musica jazz, new age e classica riescono a farci arrivare a questo stato di serenità in pochissimo tempo, ma ovviamente il discorso è soggettivo e cambia a seconda della persona.

La musica è anche memoria. Quante volte avete associato una canzone ad un ricordo? Fare una playlist di brani legati a ricordi felici può essere positivo per il proprio umore e stato d'animo.

Inoltre, alcuni studi hanno provato, che la musica diminuisce la pressione sanguigna e il ritmo cardiaco, aiutando così i pazienti con malattie cardiache.

Come procedere con la musicoterapia?

Si può scegliere la modalità individuale o in gruppo, ci si può limitare al semplice ascolto oppure cantare, suonare o ballare; inoltre, la musica può essere abbinata a discipline diverse come lo Yoga e il pilates per stimolare l'attenzione, il controllo dei movimenti e la concentrazione.

E la musica? Ovviamente non è tutta uguale, ci sono alcune caratteristiche nel ritmo o nell'andamento del brano che influenzano gli stati d'animo:

  • Se il suono è troppo acuto ed ha ritmo irregolare e dissonante, non trasmette di certo tranquillità d'animo
  • Se la melodia è debole, il ritmo regolare è invece ideale per rilassarsi.

Uno strumento che ha la capacità di rilassare è l'organo, da sempre usato nelle chiese per evocare la spiritualità e il senso di pace, ma ognuno può decidere da se quale strumento associare allo stato di rilassamento.

Redazione DonnaWeb

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