Sappiamo bene quanto una guida distratta può provocare un incidente mortale, non c'è modo di farlo capire ad alcune persone che diventano un pericolo per se ma anche per gli altri. Tutti i motivi sono futili e non c'è modo di farli ragionare. Anche se forse questa storia potrebbe insegnare una lezione preziosa che modifica le tue azioni.
Resta inteso che la questione dei social network è abbastanza divertente. Li uso molto anche io. Ciò non significa che bisogna usarli in momenti totalmente inappropriati, come quando guidiamo.
Questo è ciò che Courtney Ann Sanford non ha capito, una donna di 34 anni che si è schiantata nell'aprile 2014 con la sua Toyota Corolla rossa.
Mentre andava al lavoro, ascoltava la radio. Fu allora che il successo di Pharrell Williams, Happy, iniziò a suonare.
Quindi, insieme al suo umore allegro, ha deciso di fare un selfie e condividere l'immagine su Facebook, menzionando quanto fosse felice la canzone .
«La canzone felice mi rende FELICE!»
Quella è stata l'ultima pubblicazione che ha condiviso.
Quando si è concentrata sul suo smartphone, in pochi secondi la sua Corolla cambiò rotta dirigendosi pericolosamente verso il traffico. Un camion di dieci tonnellate ha fermato di botto i 65 chilometri all'ora in cui la sua auto stava viaggiando.
Dopo averla spinta da un lato, si andò a schiantare contro un albero e le fiamme l'hanno coperta. È morta nel giro di pochi second .
È così che ha abbandonato non solo i suoi genitori e i suoi due fratelli, ma anche con la sua carriera nel campo della salute. Furono gli stessi parenti che, dopo aver identificato il suo corpo, mostrarono alla polizia il fatale post di Facebook .
"Il messaggio su Facebook è stato inviato alle 8:33 e abbiamo ricevuto la telefonata sul disastroso incidente alle 8:34. La pubblicazione è ancora apparsa sullo schermo del suo cellulare quando l'abbiamo recuperato."
Tenente Chris Weisner, High Point Police, Carolina del Nord.
Per la polizia - per tutti noi, in realtà - è abbastanza importante capire subito che non si dovrebbe essere consapevoli dei social network o delle chiamate durante la guida. Per la tua sicurezza, come per gli altri.