Single, senza figli, 29 anni, una donna ha deciso di sottoporsi a un legamento tubarico ed è stata la migliore scelta che abbia mai fatto, di questo ne è convinta.
La donna ha raccontato che la difficoltà di questa operazione stata nella sua preparazione fisica e in quella mentale ed emotiva di chi aveva intorno. E' rimasta molto stupita dalla reazione degli amici stretti e dei familiari, che da tempo sapevano di questo suo desiderio e che avevano appoggiato la sua scelta.
Al momento dell'operazione, però, si sono tutti preoccupati ed alcuni erano molto tesi, la donna si è dovuta chiedere se fosse così difficile rispettare la scelta di non avere figli.
Prima di arrivare a questo passo, ha avuto tanti colloqui con il medico riguardo questa scelta permanente, aveva già 21 anni quando ci provò ma le dissero che era troppo giovane, poi ci riprovò a 25 anni prima di sposarsi e le risposte furono le stesse, "Troppo giovane", "Potrebbe ripensarci".
Il punto di vista dei medici era lo stesso che si era sentito dire dalle persone che aveva intorno che le ripetevano "Sei egoista a non volere figli", "E se incontri un uomo che vuole bambini?", "non sai cosa vuoi", "Senza di loro la tua vita sarà incompleta".
"Quand'ero più giovane, dichiarazioni simili, pompose e presuntuose, avrebbero scatenato in me quel genere di rabbia immatura che deriva dall'esser giovani e dall'aver bisogno di convincere gli altri della certezza delle proprie convinzioni. Crescendo però mi son resa conto che gran parte della logorrea che ho subito dalle persone che muovevano obiezioni alla mia decisione non aveva niente a che vedere con me e tutto a che fare con loro. Non c'è niente di meglio del proporre un'idea che vada in senso opposto alle convinzioni tradizionali per suscitare disagio e rabbia. Quelle risposte trascendevano i confini anagrafici, di genere e pure di orientamento sessuale. Donne più anziane, uomini più giovani, ragazze etero, tipi gay: tutti avevano un'opinione (o meglio, un rimbrotto) su un qualcosa che, siamo onesti, non era dannatamente affar loro."
Nei tre giorni che sono serviti per sottoporsi all'operazione, la donna ha potuto riflettere ed è stata più sicura della sua scelta, subito dopo però si è sentita interrogata da tante persone riguardo a quello che farà quando avrà cambiato idea, perchè tutti sono convinti che cambierà idea.
"Viviamo davvero ancora in un mondo talmente patriarcale da supporre tutti che la più grande conquista di una donna possa essere solo quella di diventare madre? O perfino da credere che l'aspirazione più alta di una donna debba essere quella d'esser madre?"
"Magari non abbiamo tutto chiaro riguardo ciò che significa vivere una vita senza figli, la genitorialità e ciò che c'è in mezzo fra questi due estremi, ma siamo nel 2016, e dovrebbe essere piuttosto semplice rendersi conto di come alla base dei nostri rapporti reciproci dovrebbe esserci il rispetto per le scelte altrui." Ha concluso la donna.
Fonte: http://www.huffingtonpost.it/anjali-sareen/legamento-tubarico-operazione--figli_b_9907976.html?ref=fbpj