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Dicembre 2, 2022

Redazione DonnaWeb

Come mantenere pulita l'aria di casa vostra

Nell’immaginario collettivo l’aria domestica è ritenuta più pulita di quella esterna anche se, come vedremo, la questione è un tantino diversa. In particolare ci riferiamo ai dati pubblicati annualmente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e che riguardano proprio l’inquinamento dell’aria.

Attraverso i report resi pubblici dall’OMS, infatti, emerge come una delle problematiche più preoccupanti, nonché diffuse, sia quella delle patologie alle vie respiratorie causata dall’inquinamento degli ambienti chiusi, inclusi quelli domestici. Uno dei rapporti più allarmanti, per esempio, risale al 2015 e riporta come meno di una persona su dieci al mondo respiri aria pulita.

Sempre secondo l’OMS l’inquinamento indoor rappresenta una problematica soprattutto dei paesi sviluppato, dove la presenza di sostanze tossiche e di agenti chimici finisce dritta nell’aria che respiriamo all’interno di abitazioni, uffici e altri spazi pubblici al chiuso. Ecco perché diventa fondamentale adottare il purificatore d'aria, uno strumento utile a trattenere le impurità che circolano nell’aria che respiriamo negli ambienti che frequentiamo quotidianamente.

Perché anche l’aria domestica è inquinata?

L’aria domestica è inquinata per via dell’alterazione causata da inquinanti chimici, fisici e biologici artificiali. In particolare ci riferiamo a tutto ciò che produciamo o che utilizziamo quotidianamente e che, senza un buon ricambio attraverso purificatori d’aria, finiscono per essere inalati dalle nostre vie respiratorie.

L’aria domestica, nello specifico, è strettamente correlata a quella esterna, motivo per cui anche areando gli spazi domestici, non è detto che riusciamo ad ottenere un buon livello di purificazione. In alcuni casi, tra l’altro, l’aria interna potrebbe risultare anche più inquinata di quella esterna, considerando anche che trascorriamo più dell’80% delle nostre vite in ambienti confinati.

La questione si complica durante l’inverno, quando le finestre rimangono chiuse più a lungo e l’accensione dei riscaldamenti tende a seccare l’aria e a far sollevare polveri sottili e altre micro-particelle che sono invisibili ad occhio nudo. È questa la ragione per cui, in ambienti chiusi molto secchi, le persone lamentano bruciore agli occhi, secchezza delle vie respiratorie e raffreddori molto frequenti.

Le principali fonti di inquinamento dell’aria domestica

Tra le principali fonti di inquinamento dell’aria domestica non ci sono solo polveri e sporcizia che circola in casa o che proviene dall’esterno. Ci sono da considerare gli agenti chimici derivanti dai prodotti che utilizziamo per la pulizia e per l’igiene, i coloranti provenienti da arredi e tessuti e, infine, i microrganismi tipo batteri e muffe, particolarmente attivi in ambienti chiusi, bui e umidi.

Le muffe, tra l’altro, proliferano ad alta velocità e sono molto difficili da debellare, soprattutto laddove vi siano problematiche di infiltrazioni e di umidità a livello strutturale. I batteri, invece, naturalmente presenti sul nostro corpo e su ogni superficie, tendono ad aumentare pericolosamente laddove vi siano condizioni igieniche precarie e cattive abitudini di pulizia.

Anche se non possiamo vedere a occhio nudo tutto ciò che circola in aria dobbiamo certamente intervenire per migliorare la qualità di quella che respiriamo, adottando buone pratiche di igiene e di ricambio dell’aria e, soprattutto, facendo uso dei purificatori domestici. A tale proposito, qui di seguito, tratteremo le principali soluzioni da mettere in pratica per risolvere l’inquinamento domestico e migliorare la qualità dell’aria che respiriamo.

Inquinamento indoor: le soluzioni

Le soluzioni per ridurre l’inquinamento domestico sono semplici da adottare e ci permettono di migliorare sensibilmente la qualità dell’aria che respiriamo.

In particolare ci riferiamo a piccoli accorgimenti, come prestare attenzione all’orario di apertura delle finestre o al tipo di agenti chimici utilizzati per le pulizie, grazie ai quali, giorno dopo giorno, potremo beneficiare di aria più pulita.

Quando arieggiare le stanze?

Durante la giornata le stanze andrebbero arieggiate più volte, ovvero al risveglio, prima di andare a dormire e dopo aver cucinato. In particolare suggeriamo di prestare attenzione agli orari perché, in determinate fasce della mattinata, il livello di emissioni ambientali è maggiore a causa del traffico automobilistico, soprattutto nelle grandi città.

Di conseguenza sarebbe ideale arieggiare la casa al mattino presto e alla sera tardi, rinfrescando le stanze per dormire alla temperatura ideale di 18 gradi centigradi. I locali chiusi andrebbero arieggiati anche dopo aver cucinato, in modo tale da liberare l’aria dai residui di bruciato e dagli odori sgradevoli.

Infine sarebbe buona norma arieggiare i locali anche dopo aver completato le attività di pulizia, in modo tale da ripulire la casa da tutti i residui chimici che si sprigionano nell’aria.

Perché usare il purificatore d’aria?

Il purificatore d’aria è un elettrodomestico salvifico e di facile utilizzo. In pratica permette di trattenere tutte le impurità che si trovano nell’aria che respiriamo al chiuso e, quindi, di migliorarne la qualità durante la giornata.

Sul mercato esistono tantissime tipologie di purificatori che si differenziano non solo per il prezzo ma anche per la capacità in base ai metri quadri dei locali da purificare. Peraltro si distinguono in base al tipo di filtro che può essere monouso o riutilizzabile, a seconda delle nostre esigenze.

In aggiunta esistono anche i purificatori con funzioni extra, come la diffusione di oli essenziali, quella di raffrescamento e, infine, quella di correzione del tasso di umidità. La scelta del dispositivo dipende molto dalla grandezza dell’abitazione e dalla potenza del filtro per cui è piuttosto facile trovare il modello più adatto alle nostre esigenze.

Umidità e batteri: a cosa prestare attenzione

Anche l’umidità e la sporcizia sono vettori di batteri e spore che si riproducono rapidamente e che possono compromettere la salute delle vie respiratorie. Sul mercato esistono numerose soluzioni per contrastarle, da quelle di igienizzazione e sanificazione a quelle specifiche per contrastare ristagni di umidità. Per far fronte a questa problematica, oltre ad arieggiare con costanza gli ambienti chiusi è necessario adottare semplici accorgimenti come pulire periodicamente le superfici con detergenti igienizzanti e lasciare asciugare gli spazi tradizionalmente più umidi, come ad esempio il bagno o la cucina.

Conclusioni

L’inquinamento indoor, oggi, può essere contrastato in modo rapido ed efficace grazie all’utilizzo dei purificatori d’aria. L’utilizzo di questi dispositivi è in grado di rimuovere tutte le sostanze inquinanti e dannose per la salute umana grazie a meccanismi silenziosi e discreti che lavorano ad alta efficienza e che richiedono pochissime cure di manutenzione.  

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