I dubbi in amore possono talvolta essere devastanti e, soprattutto quando c'è di mezzo la gelosia, talvolta è meglio sapere le cose piuttosto che ignorarle o essere nel dubbio.
Se si ha il dubbio di essere tradite si vive malissimo, il dubbio lavora piano piano fino a fare esplodere e talvolta si tratta di un'esplosione inutile, immotivata, controproducente perché, in realtà, il tradimento non c'è. Come capire dunque se lui di tradisce?
Ci sono dei segnali, delle piccole nozioni di psicologia, che possono fare comprendere se il partner ha un'altra relazione. Vediamoli.
Il primo atteggiamento che dovrebbe farci insospettire è la bugia. Se ci rendiamo conto che il nostro compagno, marito, fidanzato ci ha mentito dobbiamo farci delle domande. La bugia è solitamente considerata uno dei risvolti più comuni di un tradimento. E si tratta nel contempo dell’atteggiamento più difficile da perdonare in una storia d'amore. Con la bugia crolla il rapporto di fiducia.
Se si hanno dei concreti dubbi sul tradimento occorre indagare a fondo. I sospetti devono essere fondati e devono provenire da precisi segnali:
- bugie
- cellulare sempre in tasca o comunque mai a disposizione degli altri
- il fatto che sia al telefono più del solito
- cambio della routine quotidiana
- improvvisi impegni lavorativi
- cambio delle abitudini sessuali (evita il contatto con te oppure ti cerca più del solito)
- sbalzi d'umore
- cura anomala del proprio look
Ecco, questi sono solo alcuni dei segnali che ci possono fare pensare che forse c'è qualcosa che non torna. Ci sono uomini particolarmente bravi a mentire e a tenere nascosta una relazione, ce ne sono altri che si fanno scoprire in un nanosecondo.
Noi ,dalla nostra parte abbiamo una cosa che gli uomini non hanno: un intuito spiccato. Nella maggior parte dei casi se stiamo sospettando qualcosa significa che, in realtà, c'è veramente qualcosa che non va. A volte si tratta di percezioni che neppure ci sappiamo spiegare. Come comportarsi dunque?
La cosa più sensata sarebbe quella di chiedere. Si tratta di una mossa quasi sempre inutile e controproducente perché l'uomo risponderà che, no, non vi sta tradendo. Quindi non resta che indagare in modo più approfondito.
Senza sfociare nell'illegalità, e quindi senza violare la sua privacy, è possibile semplicemente monitorare i suoi spostamenti, avere una complice fidatissima, la moglie di un suo collega o di un suo amico, ad esempio, a cui chiedere riscontri su eventuali straordinari lavorativi o sulle riunioni improvvise. Anche capitargli fuori dal lavoro con un regalo fingendo di avergli fatto una sorpresa può essere un modo per controllarlo senza passare da compagna gelosa.
Oppure il controllo degli scontrini può essere un modo efficace per capire spostamenti ed eventuali spese anomale. Cosi con il controllo dei chilometri percorsi con la sua auto. Tutto deve avvenire con il massimo riserbo.
Come affrontarlo quando si ha la quasi certezza del tradimento?
Usando la psicologia. Se conoscete il vostro partner sapete anche il suo modo di reagire. Se tende ad innervosirsi quando ha torto è inutile buttargli in faccia la realtà, ma è meglio parlare con calma dando da intendere che la vostra non è una domanda ma una cosa che sapete di per certo. Se tende a sentirsi in colpa allora potete “colpirlo” su questo lato del suo carattere. Affrontandolo nel modo giusto nella maggior parte dei casi svuoterà il sacco quando è con le spalle al muro.