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Ottobre 29, 2021

Redazione DonnaWeb

Cambio di stagione: con l'arrivo del freddo, attenti alla pelle

Passare dal caldo estivo al freddo invernale, in maniera repentina, può causare dei problemi alla pelle, come la secchezza, il prurito e il rossore, specialmente per chi soffre già di fastidi alla cute, come le dermatiti. Proprio per questo, è fondamentale usare delle accortezze al fine di proteggersi in maniera adeguata dal freddo ed evitare che la dermatite possa peggiorare.

Dermatite atopica

Una delle malattie della pelle maggiormente influenzate dal cambio di stagione è l’eczema allergico, denominata più comunemente dermatite atopica. Infatti, essa è caratterizzata da una fase acuta e una fase di remissione. La fase di peggioramento, quella acuta, è concomitante con il periodo tra l’inverno e la primavera e tra l’estate e l’autunno. In particolar modo, l’arrivo del freddo, secca la pelle. Proprio per questo, durante questo periodo, è necessario proteggersi dai colpi d’aria il più possibile ed evitare di frequentare luoghi freddi senza indossare i giusti indumenti. Anche i termosifoni, però, potrebbero causare un peggioramento della malattia: un ambiente eccessivamente caldo, infatti, stimola la sudorazione, uno dei principali fattori scatenanti della dermatite atopica. Pertanto, è fondamentale regolare la temperatura intorno ai 20-25°, in particolare nelle stanze dove si trascorre la notte, idratare la pelle in profondità e proteggerla con trattamenti specifici.

Dermatite e prurito da freddo

La dermatite da freddo si differenzia dalla dermatite atopica perché il freddo non è un fattore che peggiora la condizione, bensì che lo scatena. In particolar modo, si presenta alle mani: la pelle in questa zona diventa secca, ruvida e a volte si manifestano anche geloni e ragadi ai polpastrelli, che impediscono di svolgere le azioni quotidianamente. La secchezza della pelle, inoltre, provoca anche prurito e desquamazione della pelle. Per prevenire queste condizioni, è bene tenere le mani o le altre zone colpite ben coperte, utilizzare detergenti poco aggressivi e non schiumogeni (al fine di non alterare la produzione di lipidi cutanei), e asciugare in maniera accurata la zona. È fondamentale sottolineare, però, che per combattere la secchezza dovuta al freddo non sono indicate le creme idratanti, poiché tendono a mantenere la pelle umida. È preferibile optare per creme studiate appositamente per la protezione dal freddo, in grado di rinforzare le barriere naturali.

Dermatite seborroica

La dermatite seborroica è un’infiammazione causata da un’eccessiva attività delle ghiandole che producono sebo e si manifesta con prurito, bruciore, rossori, forfora e desquamazione. In particolar modo, essa si manifesta sul volto e sul cuoio capelluto, e nei soggetti di sesso maschile con età compresa tra i 30 ed i 40 anni. Anche questo tipo di dermatite, peggiora con la stagione fredda e migliora con l’arrivo dell’estate, grazie ai raggi solari che incrementano le difese della pelle. In inverno, oltre alla protezione delle aree interessate con indumenti caldi (ad esempio cappelli) è fondamentale utilizzare detergenti emollienti e lenitivi, capaci di rispettare il pH fisiologico della pelle, e senza sostanze particolarmente aggressive, come il silicone, l’alcool ecc. Infatti, è fondamentale preservare il mantello idrolipidico della pelle, che permette di limitare gli effetti del freddo pungente sulla dermatite.

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