I biocamini sono una tipologia di complemento d’arredo, ma anche efficienti accessori per il riscaldamento domestico. La differenza tra le due differenti tipologie di oggetti sta sostanzialmente nella potenza del camino che si sceglie, quindi nella quantità di calore che si può ottenere dalla sua accensione. Se in passato questo tipo di prodotto era quasi esclusivamente pensato per arredare la casa, in modo caldo e piacevole, oggi sempre più spesso si trovano camini a bioetanolo che offrono calore sufficiente a scaldare ampi ambienti. I vantaggi dati dall’utilizzo di questo tipo di accessori sono vari, a partire dal fatto che non necessitano di installazione.
Indice:
Cos’è un biocamino
Si chiamano solitamente biocamini o camini a bioetanolo e sono la novità degli ultimi anni in fatto di riscaldamento e di arredo. Si tratta di bruciatori, di varie forme e dimensioni, che permettono di ottenere calore dalla combustione dell’etanolo, un alcool prodotto dalla fermentazione degli amidi e degli zuccheri contenuti negli scarti vegetali. È nei fatti un alcol biologico, che si ottiene riutilizzando sottoprodotti, che altrimenti andrebbero compostati, riducendone il volume e il peso totale.
La combustione di tale sostanza emette esclusivamente acqua e anidride carbonica, senza fumi o odori di alcun genere. Per utilizzare un biocamino quindi non è necessario predisporre canne fumarie o scarichi verso l’esterno. È possibile trovarne di diverse tipologie, da Bricoshop24 ad esempio, se ne trovano di tutte le forme e dimensioni, di cui alcuni decisamente molto decorativi. All’interno del braciere è possibile anche posizionare finti ceppi, in ceramica refrattaria, o ghiaia e sassi, che rendono le fiamme più gradevoli alla vista.
Arredare con un biocamino
In varie situazioni i camini a bioetanolo sono utilizzati principalmente per scopi decorativi. Sono infatti molto belli e piacevoli alla vista, tanto da poter essere sfruttati come punto focale all’interno di un qualsiasi ambiente. Se ne trovano in commercio modelli da incasso, che ricordano i camini tradizionali a legna, così come biocamini da tavolo o da pavimento.
Alcuni modelli sono adatti anche ad essere utilizzati all’aperto; scegliere il modello più adatto ad ogni stanza è una questione correlata ovviamente ai gusti personali, così come alle specifiche esigenze. In alcuni ambiti, infatti si può pensare di sfruttare questo camino come unica fonte di riscaldamento. Si pensi ad esempio ai modelli da oltre 2,5 KW, che consentono di scaldare ambienti oltre i 50 metri quadrati di dimensione. Oppure ai piccoli biocamini da posizionare all’interno delle stanze di una casa vacanze al mare, dove il freddo non è mai eccessivamente intenso.
Il bioetanolo
I camini a bioetanolo funzionano bruciando questo combustibile, che si presenta sotto forma di liquido incolore. Ha un costo relativamente basso, ovviamente però i costi di gestione del camino dipendono dalle ore di utilizzo dello stesso e dalla sua potenza, il cui innalzamento porta necessariamente a un aumento del bioetanolo utilizzato durante l’accensione. Il consumo massimo si ha con le vere e proprie stufe a bioetanolo, che possono arrivare a bruciare fino a un litro di liquido ogni 3 ore; per quanto riguarda invece i piccoli camini decorativi invece il consumo molto ridotto; con un litro di combustibile la fiamma può rimanere accesa anche per intere giornate.