In molte bibite e alimenti che acquistiamo ogni giorno vi è la presenza del colorante E120, ottenuto con gli insetti essiccati. Bufala o verità? La risposta. Leggete
Insetti tritati nelle bibite per dare il colore rosso? Bufala o verità? Da diverso tempo in rete circolata un'infografica che parla delle presenza di insetti in alcuni tipi di bibite per creare il colorante chiamato E120.
L'entomologo Ivan Grasso ha cercato di spiegare cos'è l'E120 fornendo interessantissime notizie; l'E120 è un colorante naturale che si ricava essiccando il corpo di insetti appartenenti alla famiglia degli Emitteri che si nutrono di piante grasse e cactus, originari del centro e sud America.
La sostanza rossa si trova soprattutto nelle femmine è raggiunge il suo colore più intenso quando queste sono gravide; infatti prima della deposizione delle uova vengono raccolte ed essiccate, poi viene estratto il colorante che può essere utilizzato per l'industria tessile, alimentare e cosmetica.
Insomma, la notizia sembrerebbe essere proprio vera: per avere un colorante "naturale" e ottenere un rosso accesso in spremute e succhi di frutta, alcune aziende scelgono di usare questa sostanza.
In quanti berrebbero ancora le loro bibite preferite se sapessero che il colore rosso accesso è ottenuto da insetti essiccati e filtrati in laboratorio? Probabilmente nessuno.
L'E120 si ottiene uccidendo migliaia di insetti, infatti, per produrre un kg di colorante ci vogliono circa 80.000 insetti, una vera strage.
Ci sono delle aziende che sostituiscono l'E120 con l'E124, un gemello creato in laboratorio, peccato che vari studi hanno dimostrato che questo può creare problemi all'attenzione dei bambini, oltre ad essere cancerogeno.
Sappiamo che il colore della merce venduta è essenziale per la riuscita della vendita di un prodotto di scarsa qualità, infatti, per attirare l'attenzione si punta molto sull'aspetto cercando di far passare in secondo piano la poca genuinità.
L'E120 si trova nei succhi di arancia, nelle caramelle, nello yogurt, nei gelati, nei salumi, negli aperitivi, nel salmone, nei gamberetti, negli sciroppi, nel ketchup e nei cioccolatini.
In cosmesi, si trova nei rossetti, nei fard e negli ombretti; l'E120 è presente anche nei tessuti e nelle vernici.
Tra gli ingredienti di questo succo all'arancia rossa troviamo il colorante E120 (cocciniglia).
Questo colorante è estratto da un insetto, la cocciniglia, in particolare dal suo carapace (guscio) da cui si ricava un liquido di colore rosso carminio, utilizzato in numerosi prodotti alimentari industriali, dal Campari ai succhi di frutta all'arancia rossa, agli yogurt alla frutta rossa. Per produrre un kilogrammo di colorante occorrono circa 100.000 ins...etti.
La polvere ottenuta dal carapace di questi insetti viene trattata con acqua calda per estrarre l'acido carminico (la molecola colorata). Non esistono studi esaustivi sulla sicurezza di questo liquido animale per l'organismo umano, vi sono però studi scientifici che mostrano come nelle fabbriche in cui si produce e si lavora il colorante della cocciniglia si siano sviluppati numerosi casi di ASMA PROFESSIONALE tra gli operai (vedi http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/13679965 ). E' chiaro che all'industria costerebbe molto di più inserire nel prodotto del vero succo di arancia rossa piuttosto che una piccola dose di colorante in polvere o liquido.
Tutto questo viene permesso dalle autorità di controllo sulla sicurezza alimentare a causa delle potenti pressioni di lobby e del potere finanziario delle multinazionali dell'industria alimentare. Un altro succo all'arancia rossa (prodotto coop) che ho trovato sullo scaffale non possiede questo colorante; questo significa che si può fare un succo all'arancia rossa anche senza questo additivo. Quindi prima di dare ai nostri figli un succo di frutta di questo genere (che, fra l'altro, contiene sopratutto acqua, zucchero e nessuna vitamina, in quanto le vitamine si perdono dopo poche ore dall'estrazione del succo dal frutto), riflettiamoci un attimo, ora che sappiamo. La conoscenza fa la differenza nelle nostre scelte alimentari. Se nessuno ci dice queste cose, noi leggiamo E120 tra gli ingredienti in etichetta e non sappiamo nemmeno cosa stiamo comprando (per quei pochi che leggono le etichette quando fanno la spesa... ). Ma nel momento in cui possediamo queste informazioni possiamo fare una scelta di acquisto libera e volontaria. Possiamo acquistare ugualmente il prodotto oppure lasciarlo consapevolmente sullo scaffale, o meglio ancora possiamo dare ai nostri figli una bella spremuta fresca di arancia rossa fatta in casa.
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Dott.ssa Valentina Valzano, Nutrizionista
Insomma, in realtà questo componente è presente in molte più cose di quelle che crediamo, se tutti sapessero della presenza dell'E120 nei principali prodotti in vendita, in quanti continuerebbero ad acquistarli? Voi cosa ne pensate?