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Luglio 6, 2013

Redazione DonnaWeb

Attenti al bug che preleva i numeri di telefono su facebook

Sembra una fiction televisiva a puntate: Facebook e la privacy. Il gigante di San Francisco torna sotto accusa per la gestione dei dati utenti.

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Dopo la pubblicazione di sei milioni di indirizzi email e numeri di telefono a causa di un bug e la colpa di uno sviluppatore, che in un attimo è riuscito a raccogliere 2,5 milioni di numeri questa volta la denuncia a Facebook arriva da Symantec.

La casa dell'antivirus Norton ha reso noto che ha rinvenuto un bug che comunica a Facebook i numeri telefonici degli utenti senza autorizzazione da parte di essi. Il bug riguarderebbe inoltre l'applicazione per Android di Facebook, consentirebbe al social di ottenere tutti i numeri di telefono di chi utilizza le app, compresi anche di quelli non iscritti al social network. Symantec denuncia che tutti quelli che scaricano l'applicazione di Facebook per Android anche solo come demo, comunicano il numero della scheda sim ad alcuni server che lo archiviano. Non c'è differenza tra iscritti e non, inoltre non è neanche necessario effettuare il login al profilo perchè l'applicazione carpisce da se il numero di telefono e lo comunica al social network.

E' quindi la Symantec che scatena la nuova tempesta sul social, che ha testato la nuova funzione Mobile Insight in occasione del rilascio della sua nuova release del suo antivirus, scopre così il bug dell'applicazione di Facebook e la segnala subito come "pericolosa". La stessa Symantec ha invitato, inoltre, i suoi clienti a provare la nuova versione dell'antivirus per scoprire quante applicazioni Android operino nello stesso modo subdolo, archiviando dati personali non autorizzati.

Facebook assicura di voler rilasciare a breve un aggiornamento che corregga il bug e assicura gli utenti che provvederà a cancellare il database con i loro numeri di telefono automaticamente archiviati.

Resta però sempre il problema dei dati personali degli utenti resi pubblici che dovrebbero essere custoditi invece dalle terze autorità per evitare questi inconvenienti, sempre più frequenti ormai.

 

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