Oggi la vendita online rappresenta un must per moltissime attività. La spinta verso la digitalizzazione delle vendite è stata data dalla crisi sanitaria, che ha costretto molte realtà a ristrutturare il proprio business, per via della chiusura dei negozi fisici. Anche se la situazione è migliorata, gli utenti oramai si sono abituati ai vantaggi dell’online, e le aziende devono dunque continuare a scommettere su questa opzione, pena la perdita della propria fetta di mercato.
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La gestione del budget e le spese necessarie
La parola d’ordine è pianificazione, soprattutto per quel che riguarda il budget e le spese da mettere in conto. La creazione di un e-commerce può infatti costare migliaia di euro, a seconda delle funzioni speciali che il negozio desidera implementare. Di solito si può abbattere la spesa utilizzando soluzioni già pronte come WooCommerce, ma spesso viene comunque richiesto l’intervento di sviluppatori e specialisti, per poter customizzare determinate funzioni, dal catalogo al check-out.
Naturalmente fra le spese bisogna conteggiare anche quelle relative alle utenze necessarie per la nuova attività online. In particolare, si fa riferimento alla connessione web, indispensabile per poter affrontare con successo questo progetto. A tal proposito il consiglio è di valutare tra i vari piani tariffari presenti online, preferendo operatori che propongono degli specifici contratti Internet per le aziende. In secondo luogo, è opportuno considerare anche altri costi, come quelli relativi al copywriting, e le spese per gli annunci pubblicitari sui social come Facebook e sui motori di ricerca come Google.
La scelta del prodotto da vendere
È chiaro che un’azienda con un negozio già attivo dovrà focalizzarsi sulla vendita online dei propri prodotti, aggredendo il proprio mercato di riferimento. Ciò non impedisce comunque di trovare anche altri prodotti alternativi da vendere, a patto che alla base vi sia una ricerca di mercato molto minuziosa. Chi invece decide di partire direttamente con la vendita online, senza l’apertura di un negozio fisico, avrà una libertà di manovra più ampia. Resta comunque l’obbligo di studiare il mercato, e di verificare quali sono i trend che vanno per la maggiore, e le nicchie dove c’è ancora spazio per inserirsi.
Ad oggi esistono diversi tool gratuiti o a pagamento che permettono di investigare questi elementi, anche se conviene sempre rivolgersi ad un esperto del settore, per ottenere un risultato professionale. Va poi scelta anche la tattica di vendita, con opzioni come il dropshipping che permettono di abbattere i costi, dato che non si dovranno affrontare le spese relative allo stoccaggio della merce e al magazzino. Ritornando ai prodotti, è opportuno capire verso quale fascia di prezzo orientarsi: ci sono gli high-ticket che hanno un mercato ristretto ma prezzi molto alti, e i prodotti di fascia economica o media che compensano con i maggiori volumi.